Si è tenuta oggi presso la Sala Bianca del Centro Sperimentale di
Cinematografia di Palermo ai Cantieri Culturali della Zisa, la
proiezione straordinaria per le scuole del film d’animazione “La stella
di Andra e Tati”, il primo sul tema della Shoah realizzato in Europa,
grazie alla collaborazione fra MIUR, Rai e Larcadarte.
Organizzata
dalla Direzione per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione del
MIUR, la proiezione è stata vista da oltre cento tra studentesse e
studenti insieme alle sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute ad
Auschwitz e sulla cui storia si è basato il film. Presenti anche il
sindaco Leoluca Orlando e vari rappresentanti delle Istituzioni.
L’iniziativa
si è svolta nell’ambito del Piano di attività che il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha lanciato a gennaio
scorso per promuovere la conoscenza e la memoria dell’Olocausto nelle
scuole e rientra tra gli eventi del Calendario di Palermo Capitale
Italiana della Cultura 2018.
“A Roma, in occasione della prima
riunione plenaria dell’International Holocaust Remembrance Alliance
(IHRA), istituzione intergovernativa impegnata a combattere
l'antisemitismo e tutti i razzismi tramite l’educazione e le attività di
ricerca, di cui l’Italia ha la presidenza per il 2018, abbiamo
organizzato la proiezione straordinaria del film d’animazione ‘La stella
di Andra e Tati’. È stato un importante momento di conoscenza e di
riflessione collettiva - ricorda la Ministra Valeria Fedeli -. Sono
felice del fatto che questo momento venga replicato a Palermo: le
studentesse e gli studenti del capoluogo siciliano hanno avuto la
possibilità di entrare in contatto con la storia di Andra e Tatiana
Bucci e di dialogare direttamente con loro al termine della proiezione.
La testimonianza di queste due straordinarie donne è preziosa: solo la
conoscenza di ciò che è stato in passato può fornire a tutte e tutti
noi, ma soprattutto alle nuove generazioni, strumenti utili a
disinnescare germi di odio e violenza che possono manifestarsi nel
nostro presente. Dobbiamo promuovere sempre di più una memoria attiva e
dobbiamo farlo a partire dal nostro sistema di istruzione e formazione,
il luogo in cui educhiamo cittadine e cittadini attivi e responsabili”.
"Fare
memoria di ciò che è stato è il migliore antidoto perché gli orrori del
passato non si ripetano – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando -
Gli studenti di Palermo, come i loro compagni delle altre città che
hanno ospitato ed ospiteranno questa iniziativa, hanno l'opportunità di
conoscere e quasi toccare con mano la storia di due persone normali,
quelle che all'epoca delle leggi razionali erano due bambine normali,
trasformate in donne straordinarie perché sopravvissute ai campi di
sterminio e perché testimoni viventi di ciò che non vogliamo si ripeta.
La loro storia non può che ricordarci le parole del famoso sermone del
pastore Martin Niemöller ripreso da Bertold Brecht. Quello nel quale
criticò coloro che avevano lasciato che i nazisti agissero indisturbati
perché tanto le loro vittime erano le minoranze politiche, religiose e
culturali. Oggi sappiamo che non esistono minoranze, o meglio, che
ciascuno di noi, ciascun cittadino è parte di una minoranza e che la
libertà di ciascuno dipende ed è intrinsecamente legata alla libertà di
tutti. Palermo, che vuole essere la Capitale del dialogo e
dell'incontro, sarà per questo felice ed è orgogliosa di accogliere la
storia delle sorelle Bucci, grato al Ministero per averci dato questa
opportunità."
Ne “La stella di Andra e Tati”, il tema della
Shoah viene “raccontato e descritto” con un linguaggio vicino alle
ragazze e ai ragazzi delle scuole. Argomenti complessi e sensibili, come
la guerra e l’Olocausto, vengono presentati, con il supporto
dell’animazione, attraverso un esempio di vita vissuta, veicolando,
dunque, fatti storici in modo innovativo e coinvolgente per un pubblico
sia giovane sia adulto. La vicenda delle sorelle Bucci si intreccia,
infatti, nel film, con quelle di una scolaresca dei nostri giorni in
gita di istruzione nello stesso campo di concentramento in cui Andra e
Tatiana sono state recluse da bambine. Una storia incredibile quella
delle sorelle Bucci: nate a Fiume nel 1939 e nel 1937, Andra e Tati
vennero arrestate insieme alla mamma, alla zia, al cuginetto e ad altri
familiari. Il loro treno arrivò ad Auschwitz-Birkenau la notte del 4
aprile 1944. La nonna venne uccisa la sera stessa. Le bambine, forse
scambiate per gemelle perché praticamente identiche, furono indirizzate
al Kinderblock insieme al cuginetto. Sono stati circa 230.000 i bambini
ebrei deportati ad Auschwitz-Birkenau, provenienti da tutti i Paesi
dell'Europa e la loro sopravvivenza fu sempre legata a circostanze del
tutto eccezionali, visto che la regola del campo prevedeva che i bambini
sotto i 14 anni venissero immediatamente mandati alle camere a gas, a
parte i gemelli o i bambini giudicati interessanti per gli esperimenti
medici. Quando il 27 gennaio 1945 i sovietici entrarono ad Auschwitz,
c’erano solo 650 bambini in vita: fra loro Andra e Tatiana, che finirono
in Polonia e poi in Inghilterra. La mamma Mira, sopravvissuta anche
lei, era riuscita a ricordare per tutti quegli anni i numeri tatuati sul
braccio delle figlie: le bambine si riunirono alla madre nel dicembre
1946.
"La stella di Andra e Tati" è un film di 26 minuti diretto
da Rosalba Vitellaro e Alessandro Belli con i disegni di Annalisa Corsi,
che andrà prossimamente in onda su Rai Gulp e sarà poi utilizzato come
materiale didattico nelle scuole, anche in ricordo degli ottanta anni
dalle leggi razziali fasciste emanate a partire dal settembre 1938.
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Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
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