Quanto incide la bicicletta sul traffico quotidiano? Quante
persone usano le due ruote per andare a scuola o al lavoro? Il Giretto
d’Italia 2016, organizzato da Legambiente e VeloLove in collaborazione
con Euromobility e Fiab, con la preziosa partecipazione di CNH
Industries, torna a monitorare il traffico ciclistico nelle città per
accendere i riflettori sulla realtà, evidentemente in crescita, dei
“pendolari delle due ruote”.
Domani, martedì 20, e mercoledì 21
settembre, nell’ambito della Settimana europea della mobilità
sostenibile (16 – 22 settembre), appuntamenti in 16 città, dove verranno
monitorati, in una fascia oraria di due ore tra le 6.00 e le 10.00 del
mattino, i passaggi di coloro che scelgono la bicicletta per recarsi al
lavoro o a scuola. Il conteggio avverrà tramite appositi check-point
allestiti in zone scelte dagli organizzatori e nelle immediate vicinanze
delle aziende pubbliche e private e delle scuole che hanno aderito
all’iniziativa. A vincere saranno i centri urbani che segnaleranno il
maggior numero assoluto di ciclisti.
L’iniziativa, si svolgerà a Bologna, Bolzano, Carpi (Mo),
Ferrara, Genova, Jesi (An), Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Pesaro,
Ravenna, Reggio Emilia, Torino, Trento e Udine, in collaborazione con
numerose aziende e i loro mobility manager, in partenariato con il
progetto europeo BikeToWork (
www.biketowork.it)
di Fiab. In aumento rispetto alla scorsa edizione, le adesioni di
scuole, aziende municipalizzate, Asl, ospedali e aziende pubbliche e
private che hanno deciso di promuovere la bicicletta come mezzo per
recarsi al lavoro.
All’edizione 2016 partecipano anche 11
stabilimenti di CNH Industrial, l’azienda che promuove volontariamente
progetti e attività a sostegno dello sviluppo economico, sociale e
culturale della comunità stessa, con l'adozione di obiettivi specifici
mirati a integrare gli aspetti della sostenibilità nelle operazioni
quotidiane, nonché scuole, università, ospedali e imprese.
Il
Giretto d’Italia si propone di rendere visibile il traffico ciclistico
delle città italiane che normalmente non è misurato nelle indagini
statistiche sullo stato della mobilità, fornendo quei dati sugli
spostamenti in bicicletta da casa al lavoro, ovviamente simbolici, che
però spesso mancano e invece sarebbero utili in sede di programmazione e
pianificazione della mobilità urbana. Riuscire a far crescere gli
spostamenti in bici (a piedi e sul trasporto pubblico) vuol dire non
solo ridurre traffico e smog, ma anche creare le premesse per un
concreto miglioramento della qualità della vita urbana.
Ufficio stampa Legambiente
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