Venerdì 27 maggio alle ore 9.00. presso la scuola Statale Maria
Adelaide, giornata conclusiva del progetto "La scuola adotta una
donna", a cura della Biblioteca delle donne e promosso
dall'Assessorato alla scuola del Comune di Palermo con il patrocinio
delll'Ufficio scolastico regionale della Sicilia.
Si tratta di un progetto di educazione permanente per rendere
visibile, nella scuola e nella società, la presenza viva delle donne,
della loro soggettività e della loro cultura promuovendone la ricerca,
la valorizzazione e la trasmissione dei saperi attraverso la
“ri-scoperta” di figure femminili autorevoli.
“L’obiettivo di questo progetto – ha detto l’assessore alla Scuola,
Barbara Evola - è il riconoscimento della centralità della scuola
nella formazione della conoscenza e, soprattutto, dei comportamenti e
del senso di sé per le giovani generazioni. Nonostante il pensiero
delle donne abbia interessato e segnato ormai tutti gli ambiti della
cultura e del sapere, compresi la scuola e l’insegnamento, ancora oggi
studentesse e studenti si trovano in posizione diversa rispetto al
processo formativo poiché nella scuola i ragazzi trovano percorsi
commisurati all’esperienza maschile e processi di valorizzazione del
proprio genere, mentre per le ragazze l’esperienza dell’essere donna,
quando non è cancellata o svalorizzata, è presentata nelle forme e nei
modi voluti dall’altro. La valorizzazione del femminile, costruita
anche attraverso la riscoperta di figure di donne del passato e del
presente – continua la Evola - consentirà a bambine e ragazze di
conoscere la parola, il pensiero, la vita di donne autorevoli e
permetterà a bambini e ragazzi di acquisire consapevolezza della
propria parzialità, di confrontarsi con un’altra misura umana, quella
femminile. E’ questa una delle condizioni necessarie perché nella
scuola possa effettivamente darsi un nuovo corso capace di proporre
esperienze educative nelle quali l’essere donna sia espressione di
grandezza culturale ed umana”
La scuola “racconta” una donna si inserisce in tale prospettiva, nella
consapevolezza che è nella scuola che le giovani generazioni possono
cominciare a sperimentare una nuova cultura di convivenza civile fra
uomini e donne e in cui il rapporto tra i sessi possa essere sempre
più segnato dal rispetto dei corpi, proprio e altrui.
La scuola “racconta” una donna indica come strumento privilegiato per
questa nuova “educazione” la conoscenza della cultura e della storia
delle donne: raccontare una donna non significa solo conoscerla ma
anche sottrarla all'oblio, diffonderne la conoscenza, promuoverne la
valorizzazione, renderla significativa per tutti, uomini e donne.
Il progetto prevede:
· la pratica di formazione degli insegnanti delle scuole di ogni
ordine e grado
· l’azione didattica rivolta a studentesse e studenti delle scuole
· una mostra delle produzioni delle studentesse e degli studenti
(poesia, foto, musica, teatro, multimedialità, video ecc.)
Fabio Citrano
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di Palermo
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