Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, insieme con l'assessore alla
Cittadinanza sociale Agnese Ciulla, il presidente della Consulta delle
Culture, Adham Darawsha, e alcuni consiglieri della Consulta, questa
mattina, si è recato al porto per accogliere i 931 migranti arrivati a
Palermo a bordo del mercantile norvegese "Siem Pilot".
Al porto erano presenti anche gli operatori dei servizi sociali e
della protezione civile del Comune, cui spetta il compito di assistere
le operazioni di sbarco e di eventuale presa in carico dei minori
stranieri non accompagnati. Fino ad ora, mentre sono in corso le
ordinarie procedure di
identificazione, sono 203 i minori che sono giunti.
"In alcuni casi - spiega l'assessore Ciulla - in raccordo anche con la
Magistratura e le Ambasciate e Autorità consolari di altri paesi
dell'UE, verificheremo le possibilità di ricongiungimento con i
familiari già presenti nel territorio dell'Unione; in ogni caso
garantiremo, come è stato nel corso di tutto questo anno i nostri
servizi di accoglienza, assistenza e sistemazione a questi minori, che
si aggiungono agli altri 150 di cui ci stiamo prendendo cura".
"Esprimo il mio apprezzamento per l'impegno di coloro che soccorrono
in mare i migranti - ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando -. Al
tempo stesso, però, sono qui per rilevare come la nuova normativa
europea sull'identificazione, già di per sé molto discutibile sul
piano giuridico e umanitario, rischi di provocare un inaccettabile
allungamento dei tempi di permanenza sulle banchine.
Anche per questo ho ringraziato il Ministro Alfano, che accogliendo
una mia esplicita richiesta ha disposto che i migranti fossero
identificati subito a Palermo con le procedure 'tradizionali', mentre
quelle nuove, certamente più lunghe e complesse, saranno messe in atto
nei luoghi di destinazione finale".
"Noi siamo contrari alle nuove normative europee che prevedono la
schedatura dei migranti - ha dichiarato Adham Darawsha - e siamo
orgogliosi di far parte di una città in cui il primo cittadino in
persona si adopera per far sì che Palermo si confermi la città
dell'accoglienza e dei diritti degli immigrati. Ribadiamo, tuttavia,
che il Comune non può essere lasciato da solo".
Antonella Di Maggio
Comunicazione Istituzionale
Comune di Palermo
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