[Notizie dal Comune di Palermo] Ricollocato il busto di Giovanni Falcone nella scuola che porta il suo nome allo Zen.

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Si è svolta questa mattina, presso l’Istituto Comprensivo Giovanni
Falcone  nel quartiere di San Filippo Neri allo Zen, la cerimonia di
ricollocazione del busto del magistrato, danneggiato lo scorso 10
luglio.

Il restauro è stato realizzato grazie all’impegno dell’Associazione
Nazionale Funzionari della Polizia di Stato,  in collaborazione con il
Comune e la Questura di Palermo.

In rappresentanza dell’Amministrazione, erano presenti il Sindaco,
Leoluca Orlando e l’Assessora alla Scuola, Giovanna Marano.

Presenti alla cerimonia, tra gli altri, la sorella del giudice, Maria
Falcone, il prefetto, Antonella De Miro, il Questore, Renato Cortese,
il Comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Antonio Di
Stasio.

“La memoria – ha dichiarato il Sindaco - è la capacità di collegare
quello che si ricorda alla vita di oggi. Ed è per questo che noi
intendiamo non ricordare Giovanni Falcone, non ricordare un gesto
incivile, ma fare memoria di Giovanni Falcone e dei tanti che hanno
perso la vita per liberare Palermo dall’ipoteca culturale politico-
mafiosa, ma anche fare memoria di quel gesto di violenza nei confronti
di quest’effige di Giovanni Falcone per ricordare che chi ha commesso
questo gesto non ha dove andare, perché ormai è isolato, perché
finisce col fare un gesto che è contro il diritto alla scuola, contro
la crescita dei suoi figli, dei suoi nipoti, dei vicini di casa, degli
altri concittadini. Palermo è lo Zen e lo Zen è Palermo. Purtroppo
alcuni non capiscono che Palermo è cambiata, ma dovranno farsene una
ragione”.

"La comunità scolastica dello Zen e di tutta Palermo - ha sottolineato
l'Assessora Marano - così come aveva espressouna condanna ferma e
sincera all’indomani di quell’atto codardo ed anacronistico, così oggi
festeggia il ritorno a casa del busto del giudice Giovanni Falcone. Un
atto dall’alto valore simbolico, ma anche un gesto concreto che
testimonia la volontà dell’Amministrazione comunale di manifestare la
propria vicinanza e solidarietà agli educatori, alla popolazione
scolastica ed alle famiglie dello Zen, permettendo loro di proseguire
nel percorso irreversibile di legalità e di emancipazione dalla
subcultura mafiosa".

Antonella Di Maggio
Giovanni Gaudesi
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di Palermo
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