Si è svolto stamattina al Centro Santa Chiara il seminario "Mediazionecomunitaria - un'esperienza possibile", organizzato dall'Ufficio diMediazione Penale del Comune, in collaborazione con l'Istituto "PedroArrupe", il Centro studi "Opera Don Calabria", il Centro Diaconale "LaNoce" e il Comitato "Sos Ballarò".Nel corso del seminario, durante il quale è stata anche annunciata laprosecuzione per un altro anno dell'attività di mediazione penale(http://www.comune.palermo.it/noticext.php?cat=1&id=8176), è statoillustrato il progetto sperimentale di "mediazione di comunità", chesarà avviato nel quartiere grazie alla collaborazione con Sos Ballarò.Tale progetto prevede che un team di operatori/mediatori (dei Servizisociali comunali e delle Associazioni coinvolte), intervenga insituazioni di conflitto segnalate dalle più diverse fonti (scuole,forze dell'ordine, operatori sociali, parrocchie, ecc.) per giungere,tramite strumenti volti a favorire il dialogo, l'ascolto e laconoscenza reciproca fra le parti coinvolte, ad una gestione esoluzione degli stessi conflitti."Il lavoro di mediazione penale - spiega l'assessore Agnese Ciulla - èsolo una parte del ben più complesso lavoro svoltodall'Amministrazione e dai partner privati coinvolti.Grazie all'esperienza di SOS Ballarò e al suo lavoro già avviato sulterritorio, l'idea è quella di dare impulso ad una forma sperimentale dimediazione indirizzata alla comunità nel suo complesso.In una zona della città che esprime spesso conflitti a base sociale(economico, etnico, culturale, ecc.), grazie a questa esperienzacoordinata dai nostri uffici, ma soprattutto grazie all'importantelavoro di supporto metodologico e pratico svolto da tanti enti delTerzo settore, vogliamo iniziare un percorso di mediazione fra e dentrole tante anime del quartiere. Il modello di intervento si basa su una metodologia partecipativa, nella quale tutti i soggetti sono attori del cambiamento, perché parteattiva di un percorso 'da dentro', che ovviamente mette a frutto icontributi di esperienze, idee e azioni di ricercatori e operatoripubblici e privati, ma soprattutto coinvolge direttamente i cittadini.Attraverso le azioni che saranno messe in campo, tutti i cittadinisaranno parte attiva e interessata al processo di cambiamento, digestione e soluzione dei conflitti di convivenza sociale"."Con questo intervento, che si integra con le altre iniziative avviatedall'Amministrazione, come l'apertura di uno sportello SUAP ol'incontro con i dirigenti delle Aziende partecipate - spiega ilsindaco Leoluca Orlando - stiamo avviando non solo un'azione concretasul territori per la gestione e risoluzione del conflitto sociale, mastiamo anche promuovendo una vera epropria sperimentazione che porta Palermo a poter essere il luogoavanzato della ricerca su questo particolare e delicato tema dellepolitiche urbane e sociali.Un risultato che si raggiunge grazie ad un importante lavoro di retecon il privato sociale e grazie all'impegno 'oltre gli schemi' di unaparte dell'Amministrazione comunale, che ha colto come il valore delproprio lavoro vada ben oltre i limiti del singolo intervento formalee istituzionale".
Antonella Di Maggio
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