Il Sindaco, Leoluca
Orlando, ha partecipato questo
pomeriggio al convegno “30 anni con i Malati. Un’idea una storia un impegno”, organizzato
per celebrare il terzo decennale di attività della Samot Onlus, la Società di Assistenza dei Malati Oncologici Terminali fondata a Palermo nel 1987.
Il simposio - patrocinato da diversi enti - tra cui il Comune di Palermo, si è tenuto nella sala delle Capriate di Palazzo Chiaramonte.Di seguito uno stralcio dell’intervento del Sindaco.“Un cambio culturale. Rispetto a trent’anni fa siamo passati dall’abuso in atti d’ufficio e attività non scientifiche al riconoscimento del merito e al riconoscimento civile. Perché quando trent’anni fa nasceva la Samot, chi si occupava dei malati terminali non apparteneva alla comunità scientifica. Era qualcosa che stava tra il medico e lo stregone, nel migliore dei casi era una brava persona di buoni sentimenti. Un’amministrazione comunale che firmava una convenzione e sosteneva finanziariamente questa attività doveva superare le obiezioni dei dirigenti che dicevano “sindaco attento, perché rischia di essere un abuso in atto d’ufficio”. Oggi siamo in presenza di una pratica positiva, di un riconoscimento scientifico. Da allora si è fatto un gran cammino, lo stesso che auguro alla città in ogni settore della sua vita e vi do un appuntamento a fra trent’anni quando, sono convinto, verrà riconosciuto il significato della Carta di Palermo, dell’accoglienza dei migranti. Attendendo quel giorno, andiamo avanti verso questa strada, senza avere paura di comportamenti anomali quando questi sono lo specchio dei diritti della persona umana. Voglio fare un augurio che qualcuno di coloro che vengono considerati “terminali” possano essere riconosciuti non più terminali grazie alla scienza”.
Giovanni Gaudesi
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di Palermo
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