Il GIP Nicola Aiello ha disposto oggi l'archiviazione del procedimento
intentato dal figlio di Vito Ciancimino, Roberto, nei confronti del
Sindaco Leoluca Orlando e del giornalista Tancredi Bua.
Il primo maggio del 2013, nel corso della cerimonia di scopertura di una
lapide in memoria di Piersanti Mattarella a Sala delle Lapidi e alla
presenza della Presidente della Camera Laura Boldrini, il Sindaco aveva
pronunciato la frase
"Io so che l'uccisione di Mattarella non sarebbe stata possibile senza
il consenso della corrente andreottiana della DC, senza il consenso dei
Salvo e di Ciancimino. Lo so, ma non ho le prove. Lo so e rivendico il
mio diritto e il mio dovere di dirlo anche se non ho le prove"
A seguito della pubblicazione della stessa frase sulla stampa, il figlio
di Vito Ciancimino aveva querelato Orlando e il giornalista. L'avvocato
Accursio Gagliano, difensore di Orlando, ha però sottolineato che
l'espressione di Orlando, "per altro supportata da diverse sentenze ed
emergenze processuali", era da considerarsi come una espressione della
libertà di critica politica, costituzionalmente garantita.
Una tesa fatta propria dal Pubblico Ministero Anna Battaglia, che
aveva chiesto l'archiviazione del procedimento e confermata oggi dal
GIP, riscontrando per Orlando il diritto di critica politica e per Bua
il diritto di cronaca e la libertà di stampa.
"Sono contento di questo provvedimento - ha dichiarato il Sindaco - e
sono contento che questo avvenga il giorno in cui commemoriamo la morte
di Michele Reina, altra vittima degli interessi e della violenza della
politica mafiosa e, come accertato dalle indagini giudiziarie, degli
interessi di Vito Ciancimino"
Fabio Citrano
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di Palermo
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