"L'annunciata chiusura degli uffici di Palermo, Napoli e Milano
dell'Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati è un atto grave e
inspiegabile che suona ancor più beffardo considerando che è stato
deciso durante l'approvazione del codice antimafia.
Ancor più grave e adombrata dalle motivazioni che possono averla
determinata, è la decisione di creare una unica sede decentrata a
Reggio Calabria.
Non è necessario ricordare a tutti che Sicilia, Campania e Lombardia
sono le regioni con il maggior numero di beni confiscati, ma al di là
del mero dato statistico, credo che sia la storia della confisca dei
beni e della loro gestione, in positivo e in negativo, a rendere
necessario non dare alcun segnale di disimpegno da questi territori.
In un momento in cui sarebbe necessario dare segnali chiari di
potenziamento delle strutture preposte alla lotta alla mafia e alla
confisca e gestione dei beni confiscati, ci si muove in direzione
diametralmente opposta, col rischio che anziché risolvere i problemi
manifestatisi negli anni sulla velocità ed efficienza delle procedure,
queste subiscano un ulteriore aggravio, depotenziando l'efficacia
della normativa sul riutilizzo a fini sociali dei beni e dei capitali
mafiosi."
Lo ha dichiarato il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in merito
all'annunciata chiusura della sede palermitana dell'Agenzia nazionale
per i Beni Confiscati, che sarà operativa con l'avvenuta pubblicazione
della nuova legislazione antimafia in Gazzetta Ufficiale.
Giovanni Gaudesi
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di Palermo
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