LAV E COMUNE DI PALERMO INSIEME PER IL PROGETTO ADOZIONI A FAVORE DEI
CANI RANDAGI DEL COMUNE, 540 DEI QUALI PRESENTI IN CANILE. RISANAMENTO,
PREVENZIONE, FORMAZIONE, COOPERAZIONE E SALVEZZA LE PAROLE
D’ORDINECHIAVE.
IMPORTANTE IL COINVOLGIMENTO DI PROFESSIONISTI
CON COMPROVATA ESPERIENZA IN MATERIA DI ACCUDIMENTO DI CANI RANDAGI E
ADOZIONI IMPEGNATI IN ALCUNI DEI CANILI “VIRTUOSI” D’ITALIA.
KRIZIA, TIGRINA, SALINE, JOHANNA, ROY SONO I PRIMI CANI IN ATTESA DI ADOZIONE (
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Il Comune di Palermo diventa protagonista di un innovativo modello di cooperazione proposto dalla LAV (
www.lav.it)
per favorire l’adozione dei cani randagi, 540 dei quali presenti in
canile , tra i quali vi sono circa 80 cuccioli in cerca di una famiglia.
L’iniziativa
è stata presentata questa mattina a Villa Niscemi presente il Sindaco,
Leoluca Orlando, Sergio Marino Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente e
ai diritti degli animali, Francesco Fiorino Dirigente Servizio Ambiente
del Comune di Palermo, Gabriele Marchese Comandante della Polizia
Municipale, Antonio Perniciaro presidente R.E.S.E.T., Antonio Pensabene
responsabile Verde e Canile R.E.S.E.T., Luigi Arcuri dirigente
veterinario ASP Palermo, Sebastiano Lombardo dirigente veterinario ASP
Palermo, Luigi Zumbo presidente dell’Ordine dei medici veterinari della
provincia di Palermo, Ignazio Giunta vicepresidente dell’ordine dei
medici veterinari della provincia di Palermo, Santo Caracappa direttore
sanitario dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, Fabrizio Vitale
direttore del Centro Referenza Nazionale Leishmania e per la LAV la
responsabile Area Adozioni Federica Faiella e l’educatore cinofilo LAV
Mirko Zuccari.
Il progetto prevede il coinvolgimento dei
rappresentanti di altri canili d’Italia, che sono diventati parte attiva
del progetto con la loro esperienza nel campo delle adozioni: il Parco
Canile di Milano, il Parco Canile di Firenze, il Canile di Modena, il
Canile intercomunale di Magreta, La Fattoria di Tobia, il Canile
sanitario di Bari, insieme ai referenti degli Uffici tutela animali dei
Comuni di Milano, Firenze, Bologna e Formigine (Modena).
“Un
progetto innovativo, di cui LAV è parte attiva, insieme al Comune di
Palermo, e grazie al coinvolgimento dei responsabili di alcuni dei
canili maggiormente impegnati a favorire il virtuoso circolo delle
adozioni: una generosa cooperazione, anche al fine di alleggerire al più
presto il Canile, una struttura che ha bisogno di urgenti lavori di
risanamento. Un altro obiettivo è garantire una più radicata cultura
della prevenzione, e per questo saranno messe a disposizione di
volontari e operatori specifiche attività di formazione e aggiornamento –
dichiara Leoluca Orlando -. Il progetto è la dimostrazione che anche
in una situazione critica e complessa si può dare vita a un sistema
efficace ed efficiente, intervenendo non solo con riferimento alla
realtà “canile” ma anche sul territorio, con attività per preparare al
meglio gli operatori. Ci sono tutte le premesse perché questo progetto
possa costituire un precedente positivo e utile anche per altre
Amministrazioni comunali del Sud afflitte dalla piaga del randagismo
che, oltre ad avere conseguenze sulla qualità della vita degli animali,
rappresenta un costo per l’Amministrazione e dunque per la collettività.
Secondo stime LAV, infatti, in Italia un cane in canile costa
mediamente 1.277,50 € l’anno, che salgono a 8.942,5€ considerando il
tempo medio di permanenza di un cane in un canile, che in assenza di
adozioni è di 7 anni. Se moltiplichiamo questa stima per i cani presenti
nei canili, si raggiungono cifre davvero esorbitanti a carico dei
cittadini: una ragione in più per operare nella maniera più efficace
possibile”.
“Per la prima volta alcune tra le più efficienti
realtà della Penisola, nel campo della gestione dei randagi, mettono a
disposizione esperienza e competenze per favorire le adozioni dei
randagi del Comune di Palermo: il progetto nasce esattamente un anno
dopo le proteste di un gruppo di volontari che, fuori del Canile di
Palermo, si batteva per la tutela del diritto all’adozione consapevole e
responsabile dei cani ospitati nella struttura. Con lo stesso intento,
l’Area adozioni LAV e il Comune di Palermo hanno lavorato, nel corso
degli ultimi mesi, per realizzare questo progetto a favore dei cani
randagi del Comune, siano essi ospitati in canile o liberi sul
territorio, e per la prima volta sono scese in campo realtà “virtuose”
di altre zone d’Italia per mettere a disposizione la propria esperienza -
spiega Federica Faiella, responsabile LAV Adozioni - Siamo intervenuti
per offrire una prospettiva costruttiva, con un approccio progettuale
come strumento di soluzione alle criticità del territorio e di tutela
degli animali coinvolti: le parole chiave di questo progetto sono
adozioni, risanamento, formazione, prevenzione, cooperazione e salvezza
per i quattro zampe presenti nel Canile comunale e nei canili privati
convenzionati del Comune. 540 cani tra i quali vi sono circa 80 cuccioli
in cerca di una famiglia adottiva; le richieste di adozione possono
essere inviate a
[hidden email] oppure vi invitiamo a consultare il sito LAV
www.lav.it”.
IN ALLEGATO INFO E DETTAGLI COMUNICATO STAMPA
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
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Ufficio Stampa LAV
tel. 06 4461325 – 339 1742586
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