Intervenendo stamani presso la Società Siciliana della Storia Patria al Convegno organizzato in occasione del 70° anniversario dell’istituzione della Corte dei Conti in Sicilia, il Sindaco Leoluca Orlando - dopo aver salutato il Presidente della Repubblica e le altre autorità presenti - ha sottolineato l’esigenza di “pretendere dallo Stato e dalla Regione, il rispetto del metodo della programmazione, nelle politiche finanziarie e di settore, ad esempio, in settori delicatissimi come quelli dell’acqua o dei rifiuti o ancora al settore chiave delle politiche e degli interventi sociali.
Una programmazione non cartolare o velleitaria – ha continuato - che tenga conto della sostenibilità delle scelte; troppe volte la legislazione sottovaluta effetti destabilizzanti prodotti dallo stesso sistema normativo in danno degli Enti locali (…) con una politica di tagli delle risorse apportati in modo corposo e costante, unitamente ad una rigidità della spesa corrente.
Nonostante questa diffusa consapevolezza, abbiamo dovuto attendere la Corte Costituzionale per affermare che nella politica dei tagli di spesa occorre condivisione e gradualità e non può essere tale da rendere impossibile lo svolgimento delle funzioni degli enti in questione.
Se questi sono gli ideali e i principi a cui ci ispiriamo oggi, non possiamo chiedere alla Corte dei Conti meno controlli e una maggiore benevolenza; non possiamo chiedere al Parlamento norme accomodanti che servono soltanto a rinviare la resa dei conti.
Oggi viviamo una fase di grande scollamento tra risorse e capacità: ci sono risorse, anche ingenti, in settori innovativi e strategici dove mancano però progetti e capacità e, al contrario, mancano risorse sufficienti dove ci sono bisogni e collaudate esperienze, come nei servizi pubblici locali o negli stessi servizi sociali di base.
Questo assetto è figlio dell’accentramento politico e finanziario, ma è anche figlio di assenza di visione e di approccio sistemico.
Ieri, come oggi e domani – ha concluso il Sindaco - va ripetuto che “il guardare lontano, il volere alzare lo sguardo, e pensare anche al domani non è incompatibile con la nostra azione ma anzi è necessario e utile perché si sappia a quali obiettivi e a quali linee ci si debba ispirare”. Mi auguro che l’azione di tutte le istituzioni, ovviamente anche del sistema delle autonomie locali, possa essere sempre ispirata a questi ideali e a questa visione”.
Giovanni Gaudesi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo