Siamo di fronte all'ennesimo caso di poltronite acuta, all'ennesimo
caso di un singolo che per il proprio personale attaccamento alla
poltrona, figlio della dissennata ed illegale gestione della
precedente Amministrazione, determina la paralisi di un pezzo
dell'Amministrazione; in questo caso, della principale istituzione
culturale della città.
Non vorrei che gli errori nelle notifiche degli atti, che oggi hanno
portato al rinvio dell'udienza che lo stesso Carlo Varvaro aveva
chiesto per la sospensiva del provvedimento con cui ne ho deciso la
decadenza dal CdA della Fondazione, siano stati voluti per prendere e
far perdere tempo.
E' evidente che per ovvio rispetto al lavoro della Magistratura che è
stata chiamata ad esprimersi, non potrò convocare il CdA del Teatro
fino, almeno, alla prossima udienza, fissata per il 24 settembre.
Un comportamento che dimostra l'assoluto menefreghismo di chi lo
determina e che rende ancora più urgente un intervento da parte del
Ministero dei Beni culturali, che già sta verificando se non vi siano
le condizioni per il commissariamento della Fondazione.
Il Consigliere di Amministrazione della Fondazione, che è anche
Vice-Presidente, era stato nominato con una determina sindacale del
Sindaco Cammarata, priva del visto del Segretario Generale del Comune.
Secondo l'attuale Amministrazione e secondo il Ministero dei Beni
culturali, ente di vigilanza sul Teatro, tale nomina non era regolare
in quanto la nomina dei componenti del CdA è di competenza
dell'Assemblea dei soci e non del Sindaco della città.
Leoluca Orlando
091.7401111 - 393.9629434
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