Nel corso della seduta di ieri, il Consiglio Comunale ha approvato -
su proposta della Giunta - una articolata delibera sul Piano Urbano di
edilizia sociale.
La delibera dà il via alla ricostruzione e alla rifunzionalizzazione
degli immobili fortemente degradati nelle zone storiche e delle zone
industriali dismesse in tutta la città per le cooperative edilizie.
Il provvedimento era stato anche sollecitato dalle stesse cooperative,
molte delle quali sono già titolari di contributi regionali che in
assenza di adeguati strumenti normativo-urbanistici sarebbero scaduti
nel 2014.
Nel corso del dibattito d'aula, che l'Assessore Agata Bazzi ha
definito "particolarmente ricco e produttivo" l'originale proposta
della Giunta, che mira a favorire il diritto alla casa per i ceti
medio/bassi attraverso l'edilizia cooperativa, è stata ulteriormente
arricchita di elementi importanti.
In particolare si è deciso di favorire i progetti realizzati secondo i
dettami della bioedilizia a basso o nullo impatto energetico e si è
deciso di dare la priorità a quegli interventi che interesseranno
"interi isolati omogenei" in modo da favorire lo sviluppo di progetti
organici e non isolati nel territorio.
Analogamente, per gli interventi nelle aree industriali dismesse, si è
deciso di inserire degli elementi "premiali" per quegli interventi che
prevedono la bonifica dei siti con amianto.
"Questo provvedimento - afferma l'Assessore Bazzi - permette anche di
effettuare interventi in aree di proprietà comunale, per le quali
sarebbe troppo oneroso un intervento pubblico ma che hanno il grande
vantaggio di non porre problemi di esproprio.
In tempi rapidi dopo l'esecutività della delibera pubblicheremo il
bando con il quale appunto punteremo sugli interventi rivolti ad
interi isolati di proprietà comunale."
"Nel centro storico - conferma l'Assessore - possiamo ipotizzare la
disponibilità di una volumetria su cui intervenire per realizzare
alcune centinaia di appartamenti. Ovviamente le aree comunali che
saranno scelte dovranno essere abbastanza grandi da consentire
ciascuna un intervento che sia sostenibile in termini economici da
parte delle cooperative."
"Un ulteriore disponibilità di alloggi - sottolinea l'Assessore Tullio
Giuffrè - deriverà dalla possibilità di intervenire in aree
industriali dismesse ormai improduttive: un modo per utilizzare
l'edilizia sociale cooperativa per il recupero di importanti porzioni
di territorio, oggi del tutto abbandonate."
L'accento sull'aspetto sociale di questo provvedimento viene posto
invece dall'Assessore Agnese Ciulla, che ne rimarca l'importanza "in
una città che soffre una cronica carenza di alloggi e nella quale il
diritto alla casa è spesso mortificato. L'aver incluso la possibilità
di forme di "social housing" è un ulteriore elemento positivo di
questa delibera, che mostra la grande attenzione con cui il Consiglio
ha affrontato la materia."
Il Sindaco Leoluca Orlando rimarca l'aspetto fortemente innovativo di
questo provvedimento "che per la prima volta dimostra in modo concreto
come la pianificazione degli interventi in materia di edilizia
residenziale si possa fare senza prevedere di dover aggredire nuove
parti del territorio, ma diviene essa stessa uno strumento per la
riqualificazione dell'esistente.
Si tratta per Palermo di una vera svolta, una rivoluzione sociale e
culturale, il cui impatto sulla nostra comunità si misurerà negli
anni."
Anche per questo il Consiglio comunale ha chiesto all'Amministrazione
comunale di effettuare una valutazione costante dell'attuazione della
Delibera, con un aggiornamento ogni sei mesi.
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Pietro Galluccio
Esperto del Sindaco per la Comunicazione Istituzionale
Città di Palermo
+39 338.1728439
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