Da cinque anni il Comune aveva interrotto gli interventi diretti a supporto delle scuole e i trasferimenti (obbligatori per legge) di fondi per gli arredi e il materiale didattico. Questo ha determinato una situazione di crisi gravissima a cui si sta ovviando, pur in presenza della delicatissima situazione finanziaria dell'Amministrazione, attraverso tre strumenti:
- un migliore collegamento fra tutti gli uffici, per cui gli arredi non più necessari in un Ufficio ma ancora in buone condizioni, vengono trasferiti alle scuole;
- grazie al cinque per mille, che ha permesso di recuperare alcune migliaia di Euro da destinare ad interventi urgenti;
- la solidarietà di singoli cittadini e anche dipendenti comunali.
Per la scuola materna, siamo di fronte al paradosso di una scuola ricca, perché gode di buoni finanziamenti, che non può però assumere il personale di cui ha bisogno per garantire servizi adeguati ai cittadini, per colpa delle normative vigenti che impediscono le assunzioni.
Se non avessimo attuato la mobilità di alcuni insegnanti, avremmo dovuto chiudere altre 6 sezioni di scuola materna, soprattutto nei quartieri che più ne hanno bisogno. La città di Palermo ha già subito negli ultimi dieci anni una riduzione da 94 a 58 sezioni ed ogni ulteriore taglio sarebbe inaccettabile.
Grazie a questo intervento e grazie alla modifica del regolamento comunale votata dal Consiglio giorno 23 agosto, abbiamo impedito che i quartieri più svantaggiati della città vedessero di fatto esclusi tutti i propri bambini dalla scuola materna.
Prima che fosse modificato il regolamento, nessuna iscrizione era venuta da zone come la Marinella e pochissime dal Centro storico, da Brancaccio e da Borgo Nuovo.
Il vecchio regolamento subordinava infatti l'iscrizione dei bambini alla regolarità della posizione contributiva dei genitori; un modo inaccettabile per far ricadere sui bambini le eventuali colpe dei genitori e che di fatto violava il diritto costituzionale all'istruzione dei bambini.
Anche per questo, essendo cambiato il regolamento, abbiamo riaperto le iscrizioni alle scuole materne.
Altra grandissima novità è stato lo spostamento del Settore delle manutenzioni scolastiche alle dirette dipendenze dell'Assessorato alla scuola, eliminando dei passaggi burocratici che prima allungavano i tempi degli interventi.
Da luglio sono aperti piccoli e grandi cantieri praticamente in tutte le scuole della città che dipendono dal Comune: dall'impermeabilizzazione dei tetti, alla riparazione degli impianti idrici, alla pittura delle aule, alla sistemazione degli impianti elettrici.
In alcuni casi, i lavori riguardano l'allacciamento diretto alla rete idrica comunale d
Purtroppo la momentanea indisponibilità di parte della forza lavoro, costituita da lavoratori della Gesip, ha rallentato il piano che sta comunque proseguendo a buon regime.
L'Azienda del GAS sta effettuando a tappeto il monitoraggio degli impianti di riscaldamento per valutare e quantifiare gli interventi necessari.
Ove possibile, gli eventuali interventi di manutenzione saranno eseguiti senza chiudere le scuole e se ciò non fosse possibile, effettueremo gli interventi a dicembre per non far perdere giorni di scuola ai bambini e ai ragazzi.
E' evidente che vi sono difficoltà legate alle strutture; la situazione consegnataci dall'Amministrazione precedente è disastrosa
Noi abbiamo messo in campo un piano di interventi urgenti e minori volto a scongiurare le chiusure e i doppi turni, mentre poi, grazie ai fondi FAS reperiti dall'Assessore Bazzi, si faranno interventi strutturali più pesanti.
Lunedì cominceranno finalmente i lavori alla scuola Onorato di Sferracavallo, dove contiamo di finire nei primi giorni di ottobre la posa della scala di sicurezza e gli interventi sull'impianto elettrico e quello anti-incendio.
Fondamentale ancora una volta è il ricorso a operai interni all'Amministrazione comunale, in questo caso quelli del Coime, che realizzeranno tutti i lavori. Il collaudo sarà poi affidato alla ditta che ha venduto la scala di emergenza e, per l'impianto elettrico, all'Azienda AMG.
Oltre ad un piano per la gestione delle emergenze, Palermo ha bisogno di progetto che ricostruisca il rapporto fra scuole e quartieri, che faccia tornare la scuola ad essere ed essere percepita come uno dei fondamentali luoghi di aggregazione e di socialità per i cittadini.
Il grande numero di atti vandalici di questi anni è la prova del fatto che si è interrotto il rapporto fra la scuola e il territorio, perché non ci sono impianti di vigilanza che tengano, lì dove la scuola è percepita come un luogo avulso dalla vita collettiva.
Per questo l'Amministrazione vuole trovare il modo di riaprire le scuole, rendendo fruibili gli impianti esistenti, i giardini attrezzati esistenti, favorendo il coinvolgimento diretto delle famiglie, dei genitori e dei nonni delle bambine e dei bambini che frequentano le scuole.
Occorrerà ricostruire un dialogo con e fra gli operatori della scuola, i Direttori didattici, i maestri e le maestre.
Ci sono scuole dove ogni pomeriggio i bambini scavalcano le inferriate per poter giocare a pallone negli spazi disponibili o usufruire dei giardini attrezzati. Piuttosto che obbligarli a scavalcare le cancellate, vogliamo che possano trovare i cancelli aperti e quindi imparare a riconoscere e conoscere le scuole come spazi aperti e disponibili, quindi amarli e e proteggerli come propri.
Barbara Evola e Leoluca Orlando
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