Palermo "cantiere" di idee progettuali e sviluppo attraverso
l'attuazione di un processo di rinnovamento, recupero della città, del
patrimonio edilizio e urbano in declino, secondo linee valide,
tecnologicamente avanzate e sostenibili che la rendano la città più
europea e competitiva, con un forte innalzamento della qualità della
vita e la conseguente crescita dell'occupazione. Sono state queste le
basi dell'incontro tra il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando,
l'assessore all'Urbanistica, Agata Bazzi, Maurizio Carta prorettore
dell'Università degli Studi di Palermo e i componenti del C.I.R.I.A.S.
(Centro Interdipartimentale di Ricerca in Ingegneria dell'Automazione
e dei Sistemi) dell'Università di Palermo, istituto promotore del
Format di consolidamento, sostenibilità, sviluppo e lavoro, basato sul
progetto "Campus Urbano. Le case eco intelligenti" (premiato
dall'Agenzia Italia degli Innovatori della Presidenza del Consiglio
dei Ministri). Tra gli intervenuti anche i componenti degli ordini
professionali, dell'Ance, della Corte dei Conti e della Panormedil.
Il convegno ha aperto nuove e interessanti prospettive su tematiche di
stretta attualità, quali la messa in sicurezza del patrimonio
edilizio, attraverso il consolidamento statico e antisismico, ma anche
sul destino di una città che - come ha dichiarato il Sindaco Orlando
"ha bisogno di mettere in sicurezza il proprio patrimonio edilizio,
urbano, architettonico, culturale, ma anche nel campo delle
acquisizioni fatte negli anni '80 e '90, poi andate perdute. Pensiamo
a luoghi come lo Spasimo o altri come la Satris. Ed è possibile farlo
con incontri come questi, aperture al mondo della ricerca
universitaria, patti di cittadinanza con associazioni, giovani, enti,
commercianti, economisti, operatori e tutti quegli organismi che diano
il proprio apporto e aiuto in questo percorso virtuoso. La necessità è
anche quella di mettere a reddito la città di Palermo, prevenendo,
innanzitutto, le perdite".
I lavori hanno formalizzato la consegna di un format basato
sull'edilizia sostenibile che punti su riqualificazione energetica e
messa in sicurezza per il consolidamento statico e la riqualificazione
urbana, i cui effetti non sarebbero solo quelli di un recupero sociale
e architettonico della città, ma una leva all'occupazione:
l'applicazione, infatti, di questo nuovo modello per il settore delle
costruzioni rilancerebbe in chiave sostenibile l'edilizia, che è da
sempre stata motore dell'economica di un territorio, ora in stallo.
Nino Galante, responsabile economico di "Campus Urbano - Le case
eco-intelligenti" ha, infatti, puntualizzato come "il Format non solo
indichi la strada da percorrere, ma fornisca strumenti e metodologie
attuabili da subito per la necessaria messa in sicurezza degli edifici
e di tutto il patrimonio urbano, con conseguente riqualificazione e
recupero dell'esistente. Lo sviluppo sostenibile con i suoi vari
filoni di intervento è ormai diventato una priorità nella nostra
società. L'apertura di nuovi cantieri permetterebbe, in forza al
nostro progetto, l'impiego di maestranze locali che durante la fase
stessa del lavoro verrebbero qualificate dall'Università, imparando
nuove tecniche e diventando, dunque, molto più competitive sul
mercato. Abbiamo calcolato, con dati universitari alla mano, che
potrebbero prodursi 100mila posti di lavoro nell'immediato con un
aumento futuro. Dato confermato, proprio in queste settimane, a
livello nazionale, da Fillea, Legambiente e Cgil nel rapporto
"Costruire il futuro" stilato dall'Osservatorio congiunto "Innovazione
e sostenibilità nel settore edilizio", dove addirittura si parla di
600mila posti di lavoro se si punta su riqualificazione energetica e
messa in sicurezza. Dunque, il Format si traduce anche in una
possibile e concreta strategia, in mano alle varie amministrazioni
pubbliche, per riqualificare il bacino di lavoratori precari,
tracciando un nuovo e più rivoluzionario piano di reinserimento
lavorativo che faccia incontrare da una parte i bisogni
dell'Amministrazione comunale, provinciale o regionale, con quelli del
territorio e dei suoi cittadini".
Un progetto di sostenibilità edilizia a trecentosessanta gradi inteso
sia nel campo del recupero e del consolidamento, che in campo di nuove
costruzioni, con particolare attenzione alle prestazioni energetiche,
alla sostenibilità, capace di produrre un beneficio immediato in
materia di qualità della vita, di sicurezza, di guadagno economico
(riduzione dei consumi in bolletta e aumento del valore economico
degli appartamenti).
"Il primo impegno, da parte dell'Amministrazione - ha dichiarato
l'Assessore all'Urbanistica Agata Bazzi - sarà quello di individuare
le strade che possano consentire l'applicazione di questo modello
fissando riferimenti normativi precisi che permettano lo snellimento
degli iter burocratici, inquadrino direttive precise per gli aspetti
di sismica e statica, e strumenti di defiscalizzazione che possano
incentivare e premiare chi realizza interventi statici aderenti al
Format. Sarà inoltre prevista l'introduzione di un libretto del
fabbricato, con targa di attestazione, che avrà l'effetto di
assicurare i cittadini e immettere sul mercato unità abitative sicure,
antisismiche, eco sostenibili, ma soprattutto appetibili anche a
livello internazionale e capaci, dunque, di attrarre investimenti
esteri".
(in allegato nota "Cirias" - dettagli Format e foto convegno con da
sinistra verso destra: Maurizio Carta prorettore Università Studi
Palermo, sindaco Leoluca Orlando, Anna Luisa Carra consigliere Corte
dei Conti Regione Sicilia e Assessore Agata Bazzi) )
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Fabio Citrano
Comunicazione Esterna
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