La Giunta comunale ha approvato ieri un atto di indirizzo per la firma
di un protocollo d’intesa con il Ministero della Giustizia
(Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) e l’Associazione
nazionale comuni italiani per la promozione e attuazione di un
Programma di attività per lo svolgimento di attività lavorative extra
murarie da parte dei soggetti in stato di detenzione in comunità
locali secondo le disposizioni giuridiche.
Con la firma del Protocollo, l'Amministrazione comunale offre ai
detenuti e agli internati ristretti nelle strutture penitenziarie
cittadine la possibilità di compiere esperienze lavorative per lo
svolgimento di lavori di pubblica utilità.
L’individuazione dei cittadini che saranno inseriti nel programma
spetterà alle autorità carcerarie, che valuteranno la sussistenza dei
requisiti per l’ammissione al lavoro all’esterno, alla semilibertà,
all’affidamento in prova al servizio sociale, ai permessi o alle
licenze.
Il Comune provvederà a formulare delle proposte progettuali che non
comportino spese per l'Amministrazione e coinvolgendo aziende
partecipate, associazioni ed enti terzi e predisporrà il programma di
lavoro.
Inoltre, l’Amministrazione Comunale indicherà i referenti di progetto
che mensilmente si faranno carico di verificare il buon andamento
dello stesso e di risolvere eventuali problematiche di carattere
logistico-operativo.
La convenzione avrà la durata di un anno a decorrere dalla stipula.
L’Amministrazione comunale, qualora vi fossero le disponibilità di
bilancio, potrà inoltre valutare e programmare l'inserimento in
attività artistiche e culturali.
"Si tratta di un programma sperimentale – ha detto l’Assessore alla
Cittadinanza sociale Agnese Ciulla - che mira a rafforzare la sinergia
fra Amministrazioni pubbliche e fra queste e il privato, per il
reinserimento sociale di tutti quei detenuti per i quali lo sbocco
occupazionale e l'impegno in attività lavorative costituiscono parte
integrante del percorso di riabilitazione.”
"Questo programma - afferma il Sindaco e Presidente dell'ANCI Sicilia
- mira a rafforzare le competenze dei singoli detenuti in vista della
loro fuoriuscita dal sistema carcerario, ma allo stesso tempo mira
rendere più efficace nel suo complesso l'intervento del sistema
statale nel processo di repressione e successiva re-inclusione di chi
ha commesso reati, quindi con un vantaggio complessivo per l'intera
comunità."
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Fabio Citrano
Ufficio Informazione Istituzionale
Comune di Palermo
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