Si celebra oggi la "Giornata della libertà di culto".
Il 17 febbraio, infatti, ricorre l'anniversario delle "Lettere patenti" con cui nel 1848 re Carlo Alberto riconobbe i diritti civili e politici ai sudditi valdesi, provvedimento di tolleranza che, dopo qualche tempo, fu esteso anche agli ebrei.
Lo stesso giorno di molti anni prima (1600), Giordano Bruno fu messo al rogo dall'Inquisizione.
"La concomitanza di queste due ricorrenze- afferma il Sindaco Leoluca Orlando- è per tutti noi uno stimolo all'impegno per la difesa e la promozione della libertà di culto e di espressione, elementi cardine del nostro vivere comune."
"Come Sindaco sono profondamente convinto che questa ricorrenza vada ben oltre il semplice tentativo di mantenere vive le vicende di una comunità, nei confronti della quale per altro rinnovo la vicinanza e il ringraziamento per il contributo che ogni giorno fornisce alla crescita sociale, umana e culturale della città."
"Celebrare il 17 febbraio è un modo per ricordare la storia del nostro Paese, anche negli eventi più spiacevoli e dolorosi e per svegliare le coscienze di tutti, nessuno escluso, su tematiche che continuano a restare attuali”.
“E’ mio auspicio, dunque, – ha concluso il Sindaco Orlando – che la proposta di legge avanzata dalla Chiesa Valdese per celebrare il 17 febbraio come “Giornata nazionale della libertà religiosa e di coscienza” venga finalmente approvata. E’ importante e doveroso ricordare a tutti da quale passato veniamo, in un tempo in cui ancora troppo spesso assistiamo a casi di violenza e discriminazione dovuti al credo o all'appartenenza a comunità religiose o culturali."
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Antonella Di Maggio
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