Il Consiglio comunale ha approvato la delibera che istituisce e
regolamenta "la Consulta delle culture", lo strumento per la
partecipazione politica dei cittadini immigrati, comunitari,
extracomunitari ed apolidi.
"Una grande operazione che fa diventare Palermo la città
all'avanguardia in Italia, infatti la Consulta delle culture non è
semplicemente un organo consultivo ma ha l'ambizione di essere
un'istituzione che contribuisce alle scelte di governo della città
Oggi possiamo dire che accanto alla Giunta, al Consiglio Comunale e ai
Consigli di Circoscrizione, è nata la quarta gamba del sistema di
governo e partecipazione della città."
Lo dichiara Giusto Catania, assessore alla Partecipazione e alla
Migrazione, che ha proposto l'atto deliberativo.
Il regolamento è composto da 28 articoli e disciplina le modalità di
partecipazione al voto, la composizione dell'assemblea e del consiglio
di presidenza, i compiti e le attività della consulta.
"La scelta dell'amministrazione comunale è stata quella di estendere i
diritti e la rappresentanza previsti dalla legge regionale -
sottolinea l'assessore Catania - infatti abbiamo evitato forme di
discriminazione e l'odiosa distinzione tra cittadini comunitari e
extracomunitari. La dignità delle persone e i diritti delle comunità
non sono determinati dai passaporti, per noi sono cittadini
palermitani tutti coloro i quali sono residenti in città. Per
l'amministrazione comunale di Palermo tutti, indipendentemente dalla
propria nazionalità, hanno diritto a essere parte di questo percorso
di trasformazione della città e di partecipare attivamente nelle sue
istituzioni."
"Oggi il consiglio comunale ha costruito un pezzo importante della
cornice che avvolge il mosaico Palermo - dichiara il sindaco Leoluca
Orlando - con l'istituzione della Consulta delle culture mandiamo un
segnale all'Italia e all'Europa dimostrando la straordinaria volontà
di Palermo di diventare una città interculturale in grado di
candidarsi a diventare capitale europea della cultura."
La Consulta promuove iniziative per favorire la conoscenza da parte
degli stranieri e degli apolidi delle normative che disciplinano il
soggiorno, la residenza, l’occupazione lavorativa, l’assistenza
sociale e sanitaria, l’istruzione, la formazione professionale, il
trasporto e la fruizione dei servizi pubblici;
- per favorire l'incontro ed il dialogo fra portatori di differenti
culture, nella prospettiva di una società interculturale;
- per prevenire o rimuovere ogni forma di discriminazione e di xenofobia;
La consulta collabora con il Comune nel fornire il necessario supporto
agli stranieri, singoli ed associati fra loro, per consentire
l'effettivo esercizio di tutte le forme di partecipazione o di accesso
ai documenti previsti dalle leggi e dai regolamenti per i cittadini
residenti;
d) fornisce alle associazioni di stranieri la propria consulenza per
redigere e sviluppare progetti di carattere culturale, sociale,
economico;
e) promuove e sostiene iniziative volte sia al rispetto e alla
valorizzazione dei caratteri culturali, linguistici e storici degli
stranieri e degli apolidi, che a favorire, da parte loro, la
conoscenza di quelli della popolazione locale.
f) esprime pareri negli ambiti sopraindicati obbligatori e non
vincolanti sugli atti relativi di competenza degli organi del Comune e
contribuisce ad avanzare proposte per il Governo della Città.
La Consulta opera attraverso i seguenti tre organismi: Il presidente e
l’ufficio di Presidenza che vengono eletti all’interno dell’
l’Assemblea composta da 21 membri in rappresentanza delle seguenti
aree geografiche:
a) Asia Centro Meridionale, (sette componenti)
b) Asia Orientale e Asia Occidentale, (due componenti)
c) Africa Settentrionale, (tre componenti)
d) Africa Occidentale, (due componenti)
e) Africa Orientale e Africa Centro Meridionale, (uno componenti)
f) Paesi membri del Consiglio d’Europa (cinque componenti)
h) Americhe ed Oceania, (un componente)
La filosofia della delibera esalta il principio di residenza che deve
prevalere sulla logica della nazionalità, infatti con questo atto la
città Palermo dà il suo contributo al dibattito internazionale in
materia di cittadinanza, contribuendo alla battaglia culturale di chi
sostiene il principio secondo il quale si ha diritto alla
partecipazione politica in ragione del luogo dove si vive.
La Consulta inserisce un altro elemento di grande valenza simbolica e
culturale che serve ad attribuire una reale rappresentata infatti
nelle 6 aree geografiche per le quali sono previsti più di un
componente, saranno proclamati eletti il primo uomo e la prima donna
di diversa nazionalità che hanno avuto più voti; i restanti componenti
saranno individuati, a prescindere dal sesso, in ordine decrescente
delle preferenze ottenute.
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Pietro Galluccio
338.1728439
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