[Comunepalermo] Attività Sociali. Protocollo Ministero del Lavoro e Comune su integrazione bambini Rom

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Città interculturale. Progetto per bambini Rom, Sinti e camminanti.
Accordo con Governo nazionale per piano di interventi @Palermo2019

COMUNICATO STAMPA


La Giunta Comunale ha deliberato la presa d’atto del protocollo di
Intesa, sottoscritto dall’Assessore ai diritti di cittadinanza Agnese
Ciulla, in rappresentanza dell'Amministrazione, e il Ministero del
Lavoro e delle Politiche sociali per l’elaborazione di una strategia
di integrazione dei bambini Rom, Sinti e camminanti.

Il provvedimento, promosso dall'Assessorato alle Attività Sociali,
rientra fra quelli adottati dal Comune per la salvaguardia e la
valorizzazione, nel rispetto di ogni diversità, delle caratteristiche
di genere, culturali ed etniche presenti in città e più in particolare
mira a garantire ai Rom, come ad ogni altro cittadino europeo, un
accesso non discriminatorio all’istruzione, all’occupazione, alla
formazione professionale, all’assistenza sanitaria, alla protezione
sociale e all’alloggio.

Il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, nei mesi
precedenti, con appositi incontri con le città riservatarie dei fondi
ministeriali ex L.285/87 dedicati all’infanzia e all’adolescenza,
aveva richiesto le adesioni per la realizzazione di un progetto
sperimentale in tale ambito, garantendo alle città aderenti il
necessario supporto tecnico.

La città di Palermo ha immediatamente manifestato la propria adesione
e ha elaborato uno specifico progetto che assegna la priorità, nella
definizione dei Piani di Intervento, all’inclusione e l’integrazione
di questi bambini.

Nello specifico, l’azione primaria che il progetto persegue è la
concreta attività di inclusione di bambini e ragazzi RSC,
promuovendone la parità di trattamento e l’inserimento economico e
sociale nella collettività palermitana, un miglioramento duraturo e
sostenibile delle loro condizioni di vita, l’effettiva e permanente
responsabilizzazione e partecipazione allo sviluppo sociale e
l’esercizio e il pieno godimento dei diritti di cittadinanza garantiti
dalla Costituzione Italiana e dalle Convenzioni Internazionali. Tutti
obiettivi, questi, previsti dalla “Strategia nazionale di inclusione
dei Rom, sinti e camminanti 2012 – 2020” che prevede 4 “assi” di
intervento. “Istruzione” e in particolare il contrasto della
dispersione scolastica, il supporto ai percorsi di inclusione
attraverso l’assolvimento del diritto dovere all’istruzione, la
formazione di insegnanti e dirigenti scolastici sulle tematiche
concernenti la scolarizzazione di alunni stranieri, nello specifico
appunto RSC e la garanzia a pari opportunità di accesso al servizio
scolastico di ogni ordine e grado. “Lavoro”, con la promozione della
formazione professionale e l’accesso al mondo lavorativo di uomini e
donne RSC. “Salute”, con il costante monitoraggio delle condizioni di
vita dei bambini e adolescenti residenti nei campi. E “Abitazione”,
con l’accesso ad un ampio ventaglio di soluzioni abitative per RSC, in
un’ottica di superamento definitivo delle logiche emergenziali e di
grandi insediamenti monoetnici e nel rispetto delle opportunità
locali, dell’unità familiare e di una strategia fondata sull’equa
dislocazione.

Il progetto avrà la durata di 12 mesi e sarà articolato in 5 fasi:
-         definizione operativa e contatti preliminari, formazione del
Comitato tecnico scientifico con compiti di programmazione, indirizzo,
supporto per gli operatori, monitoraggio e valutazione finale,
costituzione e convocazione della Cabina di regia nazionale, composta
dai rappresentanti delle città aderenti, il comitato tecnico
scientifico, i rappresentanti, almeno uno per città, delle
associazioni RSC maggiormente attive sul territorio;
-         avvio dei tavoli progettuali a livello locale,
sensibilizzazione delle comunità RSC, definizione degli strumenti di
monitoraggio e valutazione degli interventi;
-         avvio attività progettuali a livello locale sulle linee di
azioni individuate come prioritarie;
-         valutazione delle attività e dei risultati;
-         disseminazione degli esiti.

Per la copertura dei costi di tutte le attività legate al progetto, il
Comune potrà contare sul contributo di 48.500,00 euro a carico del
Ministero.
Infine, quale strumento cooperativo che faciliti la circolazione delle
informazioni e i processi di lavoro comune, sarà creato uno spazio web
dedicato.

"Palermo si conferma ancora una volta città dell'accoglienza, del
dialogo e dell'interculturalità - afferma il Sindaco Leoluca Orlando -
con un progetto che mira alla partecipazione e al riconoscimento dei
diritti, primo fra tutti il diritto all'identità culturale, perché è
nel riconoscimento delle differenze e nella loro valorizzazione che
risiede la ricchezza culturale della nostra comunità."


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Antonella Di Maggio
U.O. informazione Istituzionale
Comune di Palermo
338.6540599

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