La polizia municipale ha sequestrato una sala concerto abusiva ubicata
in via Maqueda, nei sotterranei prospicienti l’Archivio Storico e la
"Cripta" del Convento della Chiesa di S. Nicolò da Tolentino.
All’interno del locale, pieno di giovani richiamati dall’intrattenimento
musicale, oltre alle gravi carenze strutturali ed igienico sanitarie
riscontrate, sono stati rinvenuti alcuni reperti archeologici.
L’intervento, compiuto nell’ambito dei controlli della “movida”
predisposti dal Comandante Vincenzo Messina, è stato effettuato sabato
notte dagli agenti del controllo attività produttive e del nucleo
investigativo.
Gli agenti introdottisi tra gli avventori del locale sotterraneo,
raggiungibile attraverso una stretta scalinata , hanno tenuto d’occhio
lo svolgimento della serata.
Alla fine del concerto, dopo il deflusso dei circa duecento avventori
presenti, hanno proceduto alla individuazione del responsabile ed alla
contestazione delle violazioni riscontrate durante la permanenza nei
locali.
In prima battuta, è stato contestato l’ingresso eseguito senza regolare
sbigliettamento, ma con rilascio ai paganti di un semplice ticket
numerato.
Le condizioni del tetto e delle pareti che si presentavano annerite,
piene di ragnatele, scrostate e con vaste macchie di umidità.
L’impianto elettrico risultava non a norma, fatiscente, con diversi fili
elettrici pendenti lungo le pareti che recavano segni di bruciature
dovute a dispersione di corrente.
Nelle varie stanze erano disseminate diverse trappole per topi, per
scongiurare la presenza di roditori ed anche i servizi igienici non
risultavano a norma.
Nessuna uscita di sicurezza prevista e precarie anche le prevenzioni di
sicurezza adottate, con tre estintori in totale, uno dei quali privo di
certificazione e gli altri due con certificazione scaduta dal 1990.
Bevande e derrate alimentari, in evidente cattivo stato di
conservazione, giacevano depositate sul pavimento sudicio ed unto al
calpestio, a causa di mancata pulizia periodica.
Altri prodotti alimentari erano custoditi in scaffali impolverati e
pieni di ruggine e refrigerati dentro un congelatore dal quale percolava
condensa, provocata dal malfunzionamento del termostato.
Esposte alla somministrazione su un improvvisato bancone, vi erano alcune taniche di vino sfuso, birra e superalcolici.
Inoltre in un vano adibito a deposito alimenti, si rilevava la presenza
di rifiuti e altri scarti, potenziale fonte di contaminazione dei
prodotti alimentari.
Dentro un’altra stanza, venivano rinvenute delle piccole anfore in
terracotta di epoca sconosciuta ed altri reperti che sono stati
inventariati ed il cui elenco è stato inoltrato per il dovuto riscontro
della Soprintendenza ai Beni Culturali.
Alla richiesta delle autorizzazioni amministrative di rito, il titolare
non esibiva alcuna certificazione, comprese le fatture d'acquisto e la
documentazione in grado di risalire alla tracciabilità e
rintracciabilità delle bevande e delle derrate, somministrate agli
avventori.
Agli agenti non è rimasto che procedere alla chiusura del locale,
peraltro sfornito di agibilità dell'immobile, per scongiurare gravi
pregiudizi alla salute ed all'incolumità dei consumatori ed inoltrare la
segnalazione all’autorità giudiziaria.
Sanzioni di 8.200 euro per il titolare, A. T. di 40 anni, perché
esercitava l’attività di intrattenimento musicale sfornito di
autorizzazione comunale per la somministrazione di alimenti e bevande,
mancata autorizzazione sanitaria ed allo scarico delle acque tenue , di
perizia fonometrica per attività di intrattenimento musicale e di
pubblico e della dichiarazione di conformità degli impianti elettrici.-
“Le attività non autorizzate danneggiano le imprese che operano nel
rispetto delle regole – dichiara il Comandante Vincenzo Messina – gli
interventi della polizia municipale inoltre mirano a tutelare
l’incolumità e la salute dei consumatori”.-
Salvatore Romano
Polizia Municipale
Ufficio Informazioni Istituzionali
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