Il futuro della Sicilia non può, e non deve, essere ipotecato per quattro barili di petrolio. Questa la posizione di Legambiente contro le trivellazioni per la ricerca di idrocarburi previste dall’art.38 della legge “Sblocca Italia”. Autorizzare le trivelle significa, non solo mettere in atto un modello di sviluppo totalmente contrario a quello vincente, che punta sulla tutela e valorizzazione economica del nostro patrimonio paesaggistico e culturale, ma vuol dire anche mettere a repentaglio l’ambiente con il rischio di gravi incidenti, come già avvenuto nel Golfo del Messico nel 2010. Turismo, pesca, bellezza dei territori: queste sono le carte vincenti per un nuovo modello di sviluppo sostenibile, che contribuisca significativamente a combattere i cambiamenti climatici che stanno producendo sempre più spesso nel nostro Paese distruzioni e morte. Sempre più corposo il numero di associazioni e comuni che chiedono al governo Renzi di fare un passo indietro. Di ttutto questo se ne parlerà sabato 20 dicembre, ore 9.30. Fabbriche Sandron, via Ferro Luzzi 3/5 Palermo nell'ambito del covegno NO alle trivelle. Per una nuova politica energetica e un nuovo modello di sviluppo del Mediterraneo.
Coordina: Claudio Conti, segreteria Legambiente Sicilia
Intervengono:
Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia e sindaco di Palermo
Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente
Giampiero Trizzino, presidente della Commissione ambiente e territorio dell’Ars
Fabrizio Ferrandelli, segretario della Commissione ambiente e territorio dell’Ars
Franco Andaloro, delegato regionale del WWF
Alessandro Giannì, direttore nazionale di Greenpeace
Fabio Galluzzo, presidente regionale di Marevivo
Antonella Leto, Forum dei movimenti per l'Acqua e i beni comuni
Sono stati invitati i Comitati NO TRIV siciliani
Il programma completo è disponibile sul sito del Comune di Palermo
all'indirizzo http://www.comune.palermo.it/noticext.php?cat=3&id=5608Fabio Citrano
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di Palermo
3665897317