"L'Authority per il Turismo ha ragione. Hanno ragione gli albergatori
che vedono i turisti scappare in un momento positivo del settore a
Palermo per presenze; e soprattutto hanno ragione i residenti cui
rischiamo di consegnare una vita all'insegna dello stress. É il caso che
tutti noi, e cioè lo Stato in tutte le sue articolazioni, accentui il
proprio impegno per mandare un segnale inequivocabile a chi viola le
regole valorizzando i tanti imprenditori che si sono dichiarati da
subito a favore di una regolamentazione della cosiddetta " movida".
Lo
afferma l'assessora alla Attività Produttive, Giovanna Marano che
aggiunge. “Palermo è una città d'arte ed il centro storico riassume per
intero il "viaggio" che questa città ha percorso per rianimare quello
che era diventato un luogo da dimenticare, da non attraversare. Oggi
bisogna governare questa crescita affermando il potere delle istituzioni
cittadine, dell'autorità dello stato della legalità e del rispetto.
Rispetto per chi intende dormire, per chi vuole vendere posti letto, per
chi vuole una città ordinata e più sicura".
"Com'è ormai ovvio –
continua Giovanna Marano -, all'esplosione di fenomeni come quello
della "movida" concorrono tanti aspetti: l'idea di fare tanti soldi in
breve tempo, il non rispetto delle autorizzazioni perché ci si rifugia
dietro una marea di persone, e per alcuni l'occasione di svolgere
attività criminali. Una reazione da parte dello Stato si è vista, a
cominciare dal lavoro della procura di Palermo e ciò ci incoraggia a
continuare nell'azione intrapresa con maggiore determinazione: un
dialogo costante con chi intende rispettare le regole e non essere
confuso con chi le viola, un' azione di controllo e vigilanza come è
stato per Piazza Magione, in cui un impegno straordinario di controllo,
la concertazione tra tutte le istituzioni al fine di rendere il sistema
dei controlli in grado di scoraggiare attività non previste dalle
ordinanze ha restituito la piazza alla città".
"Manca una cosa
ancora, forse la più importante – conclude l'assessora alle Attività
produttive -: attivare la sensibilità dei giovani. Anche a loro va
chiesto di non essere veicolo di distruzione delle regole. Senza regole
una comunità muore, si affida al più forte. Mi piace pensare che tanti
giovani scelgano la strada del rispetto del patrimonio artistico, degli
interessi economici della città, della convivenza di fronte ai segnali
minacciosi che aleggiano in alcune delle più belle piazze d'Italia.”
Fabio Citrano
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di Palermo
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