Questo pomeriggio, presso il padiglione 16 della Fiera del
Mediterraneo,
si è svolto il convegno "La Fiera del Mediterraneo: studi e proposte
per una rigenerazione", organizzato dall'Amministrazione comunale e
moderato dal vicesindaco, Emilio Arcuri. Sono intervenuti il sindaco
Leoluca Orlando, l'assessora alle Attività produttive, Giovanna Marano,
l'assessore alla pianificazione urbana e territoriale, Giuseppe Gini,
il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone, la
professoressa dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, Francesca
Fatta, il professore del Politecnico di Milano, Federico Butera, il
direttore della scuola politecnica dell'Università di Palermo, Fabrizio
Micari, il presidente dell'Ordine Architetti della provincia di Palermo,
Francesco Miceli, il direttore associato Push, Domenico Schillaci e
l'architetto Giuseppe Valore. Presenti, tra gli altri, anche gli
assessori alla Cittadinanza Sociale, Agnese Ciulla, alla Scuola, Barbara
Evola, allo Sport, Cesare
La piana, diversi consiglieri comunali e i presidenti delle aziende
partecipate.
"Essere qui oggi è una grande emozione - ha dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando - e tutto ciò mi ricorda la
riapertura del Teatro Massimo. Finalmente, dopo sette anni, la città si
riappropria di questo spazio e questo è l'ulteriore conferma che
Palermo ha ripreso il suo cammino. La volontà dell'Amministrazione
comunale è che la Fiera del Mediterraneo diventi un quartiere a servizio
dei cittadini - ha continuato il primo cittadino - nel quale si possono svolgere attività economiche,
imprenditoriali, culturali e ludiche. In sostanza, - ha concluso - vogliamo che diventi
un nuovo spazio della città dove non si abita, ma si vive".
"Siamo molto felici di poter essere qui oggi e il nostro obiettivo è
quello di utilizzare questi spazi in modo sempre più esteso - ha
spiegato l'assessora alle Attività produttive, Giovanna Marano -. Abbiamo
già avviato alcune iniziative lo scorso autunno, con l'utilizzo del
padiglione 20, e altre sono in programma. Oggi vogliamo parlare di un
processo di rigenerazione e di riutilizzo dei beni pubblici. Abbiamo già
messo in moto un percorso di sinergia pubblico-privato e chi vuole
utilizzare uno spazio può fare degli interventi, invece di pagare un
canone".
"Abbiamo abbattuto un altro muro - ha spiegato il vice sindaco,
Emilio Arcuri - ma molti ne rimangono da abbattere, perché Palermo ha
il diritto, e la necessità, di utilizzare e di riappropriarsi di questo e di tanti altri
spazi, in modo sempre più frequente".
Foto in allegato.