[Comune di Palermo] Città educativa. Il 5 a Piazza Pretoria la festa e la firma del Patto

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Un Patto educativo per la Città di Palermo


Un patto, un festival e un intero anno dedicato all’educazione e ai
diritti dei più piccoli.
All’insegna di “Palermo 2015 Città Educativa”, il 5 gennaio oltre 90
realtà sociali con in testa l’Amministrazione comunale, l’Università
di Palermo, l’Ufficio scolastico regionale, l’APPI e il CeSVoP
sottoscriveranno un «Patto educativo per la città di Palermo». La
semplice cerimonia si svolgerà in Piazza Pretoria a partire dalle ore
10,30.

In una cornice di festa, animazione, idee e proposte, con questo atto
prenderà ufficialmente il via un percorso che sfocerà
nell’elaborazione di un progetto sulla città a partire dai diritti dei
bambini e dei ragazzi. In pratica, si tratta del Festival iniziato lo
scorso novembre che arriverà al culmine nel prossimo febbraio. Esso si
articola in 3 fasi (sapere, saper fare e saper essere) contrassegnate
da incontri, seminari di approfondimento e confronti in tantissime
realtà sociali, istituzionali, scolastiche e professionali della
città. Il momento culminante si celebrerà dal 23 al 28 febbraio 2015
ai Cantieri Culturali della Zisa.

«Guardare Palermo come “Città Educativa” – sottolinea Pasquale
D’Andrea, garante comunale per i diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza – è una proposta e una prospettiva per tutte le città
che vogliono darsi un futuro. Innanzitutto perché educare significa
vivere il presente guardando dentro e oltre ciò che accade. Poi,
perché il punto di vista delle nuove generazioni porta sempre con sé
una spinta ad accogliere il cambiamento, il rinnovamento, la
diversità. Obiettivo del Festival, del Patto e del 2015 Anno di
Palermo Città Educativa è definire insieme un comune progetto di città
a partire dai diritti dei più piccoli. E, soprattutto, creare
stabilmente mentalità, occasioni e strumenti per attuare, rilevare e
verificare a che punto è giunta da parte di tutti e di ciascuno la
realizzazione di tale città educativa ed educata».

L’iniziativa è nata dall’incontro tra le proposte di alcune
organizzazioni di volontariato impegnate nel campo educativo e nei
quartieri e la disponibilità dell’amministrazione comunale ad aprire
un confronto articolato e aperto a tutti sui temi della cittadinanza e
dell’attenzione ai più piccoli.

Infatti, come dice il sindaco Leoluca Orlando, «questo percorso è il
frutto di un importante impegno congiunto fra diversi rami
dell’amministrazione e della società civile cittadina. E’ la conferma
dell’attenzione dell’amministrazione comunale e di tutta la città
sulla centralità dei bambini e delle bambine, cittadini di oggi e non
soltanto di domani, e chiamati a svolgere essi stessi oggi un ruolo
protagonista in una città che si fa città educativa senza recinti
specialistici o barriere generazionali e sociali».

Fra i primi ad accettare con entusiasmo la proposta anche l’Università
di Palermo perché, come sottolinea il rettore Roberto Lagalla, «il
tema della Città educativa è senza ombra di dubbio una fascinosa
sperimentazione pedagogica, una sfida che in un momento di
straordinaria difficoltà ci impone di mettere insieme le forze. Per
questo motivo è importante sottolineare come l’Università abbia
assunto il ruolo e la valenza di agenzia culturale del territorio».

Hanno aderito anche la Prefettura, il Tribunale dei Minorenni, la
Questura e le forze di polizia, la Caritas diocesana, il Forum del
Terzo settore, gli istituti penali, ordini professionali, centri
formativi e istituzioni culturali, enti regionali, istituti
scolastici, associazioni imprenditoriali, organizzazioni di
volontariato, imprese sociali, istituzioni e realtà territoriali,
organizzazioni no-profit, ecc. Una rete destinata ad ampliarsi sempre
di più e che vede il coordinamento di Assessorato comunale alla Scuola
e Assessorato comunale per la Cittadinanza sociale con la segreteria
tecnica del CeSVoP.

A descrivere il movimento suscitato dal patto e dal percorso per
Palermo Città Educativa è proprio l’assessora alla scuola Barbara
Evola: «Il processo di attenzione all’infanzia e all’adolescenza
avviato dall’Amministrazione comunale ha avuto un grande passo in
avanti con la nomina del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, primo
in Sicilia, e fra i primi in Italia. Con questo evento siamo ad un
altro importantissimo passo: un’iniziativa che coinvolge tutta la
città nella sua complessità,  per condividere obiettivi e percorsi che
possano ricostruire il tessuto lacero della nostra comunità e
ripensare Palermo come città educativa a tutti i livelli». Mentre
Agnese Ciulla, assessora per la cittadinanza sociale, evidenzia gli
aspetti più amministrativo-politici: «Questa manifestazione pone e al
centro della programmazione politica i diritti di bambine e bambini,
quindi il futuro della nostra comunità. In un momento di grandi
emergenze sociali è importante programmare anche attraverso l’ascolto
e la partecipazione di istituzioni pubbliche e private. La sfida
importante consisterà nell’armonizzazione e integrazione della
pianificazione nell’interesse esclusivo di cittadini e cittadine
grandi e piccoli».

Tutti gli eventi del festival e le iniziative legate a «Palermo 2015
Città Educativa» si possono conoscere attraverso il sito
dell’iniziativa www.palermoeducativa.it e quello del Comune di
Palermo. Inoltre, filmati, streaming video, ricerche, dati, documenti
e informazioni saranno diffusi anche grazie ai social network (gruppo
facebook palermoeducativa; twitter #palermoeducativa; youtube
palermoeducativa…).

Per tutta la cittadinanza, appuntamento al 5 gennaio 2015 in Piazza
Pretoria a partire dalle ore 10,30.

Nunzio Bruno, Ufficio Comunicazione CESVOP
3481505069

Fabio Citrano
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di Palermo
3665897317
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