La Giunta comunale, oggi pomeriggio, ha approvato la “Mobilità umana
internazionale – Carta di Palermo 2015” che ha come obiettivo l'avvio
del processo culturale e politico per l’abolizione del permesso di
soggiorno, per la radicale modifica della legge sulla cittadinanza e per
il diritto alla mobilità come diritto della persona umana.
L'istituzione
della "Carta di Palermo" era stata lanciata dal sindaco Leoluca Orlando
come atto conclusivo nel corso del convegno internazionale "Io sono
Persona", dalla migrazione come sofferenza alla mobilità come diritto,
svoltosi nei giorni scorsi ai Cantieri Culturali della Zisa che ha visto
la partecipazione attiva e propositiva di numerose istituzioni,
organizzazioni non governative e realtà associative.
“L'approvazione,
da parte della Giunta, della “Mobilità umana internazionale - Carta di
Palermo 2015” - ha detto il sindaco Leoluca Orlando – è un fatto molto
importante che ci riempie di soddisfazione, perché rappresenta la
conferma della vocazione multiculturale della nostra città, volta al
confronto e al dialogo. Questo documento, le cui conclusioni sono state
elaborate al termine del convegno internazionale “Io sono persona”, allo
stesso tempo è un punto di arrivo e un punto di partenza. Mai come in
questo momento – sottolinea il sindaco di Palermo - nel quale un gruppo
di assassini cerca di fomentare l'odio fra persone di diversa religione e
di scatenare uno scontro di civiltà, occorre lavorare per
l'integrazione e l'accoglienza. Ed uno dei punti principali, per
favorire tutto ciò è l'abolizione del permesso di soggiorno e la
radicale modifica della legge sulla cittadinanza, previste dalla Carta
di Palermo. E' tempo, quindi, che l'Unione europea promuova l’abolizione
del permesso di soggiorno sollecitando la Comunità mondiale al
riconoscimento della mobilità di tutti gli esseri umani come un diritto,
non soltanto al suo interno. Il nodo centrale è, pertanto, il passaggio
dalla migrazione come sofferenza, alla mobilità come diritto umano”.
Secondo Leoluca Orlando, “occorre, quindi, riconoscere il diritto alla
mobilità, sia per quanto riguarda la possibilità di lasciare il proprio
Paese, sia per quella di essere accolto. Inoltre bisogna accelerare
l’iter per il rilascio della cittadinanza alle persone che nascono sul
nostro territorio, occorrono tempi più rapidi. E’ singolare il fatto che
il Comune di Palermo, in due anni, abbia concesso più di mille
cittadinanze e che, coloro che ci hanno preceduto, ne abbiano concesse
appena una decina. La "Carta di Palermo 2015" sarà oggetto di
un’apposita seduta della Consulta delle Culture, che si svolgerà domani,
ed il testo sarà poi inoltrato al Presidente della Repubblica italiana,
Sergio Mattarella, a Papa Francesco, al presidente del Consiglio dei
ministri, Matteo Renzi, ai presidenti di Senato e Camera,
all’Organizzazione delle Nazioni unite, a tutte le Agenzie
internazionali, al presidente del Parlamento europeo, a quello della
Commissione europea e, tramite l’Anci nazionale, a tutti i sindaci
italiani e all'Ars, sperando di aprire un dibattito su questo argomento
che porti all’avvio di una petizione europea che ponga sul tavolo della
Comunità internazionale le questioni sulle quali abbiamo discusso in
questi giorni che non sono più procrastinabili”.
Per l'assessore
alla Partecipazione, Giusto Catania, "La Carta di Palermo è un messaggio
di grande civiltà, un modo per ribaltare la logica emergenziale che
caratterizza le politiche internazionali sull'immigrazione, riconoscendo
la mobilità come un diritto umano inalienabile. L'abolizione del
permesso di soggiorno e la connessione tra i diritti di cittadinanza e
la residenza sono le due grandi questioni per ripensare le politiche
europee sull'immigrazione”.
“Questo importante documento approvato – dichiara l'assessore alla Attività sociali, Agnese Ciulla - fa riferimento, naturalmente, ai migranti e al proprio diritto di poter scegliere dove vivere e questo vale per chi accoglie e per chi parte. Siamo convinti che i diritti sono di tutti e di tutte indipendentemente dal luogo dove si è nati. Speriamo, quindi, che dalle tre giorni del convegno palermitano “Io sono Persona”, nasca un impulso almeno europeo per riconoscere le libertà di tutti e di tutte, soprattutto in un momento di grandi movimenti migratori in Europa e nel mondo”, mentre il presidente della Consulta delle
culture, Adham Darawsha sottolinea come l'approvazione da parte della
Giunta della Carta di Palermo viene salutata da tutti i rappresentanti
della stessa Consulta con “con grande emozione”. “Già con la nascita
della nostra istituzione – dice Darawha - la città di Palermo aveva
dimostrato la volontà di intraprendere nuove strade in materia di
immigrazione e l'approvazione di oggi è un ulteriore messaggio di pace
per tutte le comunità che vivono a Palermo e per tutti quelli che
guardano a questa città come un modello positivo di contaminazione
culturale."
IN ALLEGATO, LA CARTA DI PALERMO APPROVATA DALLA GIUNTA
Fabio Citrano
Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di Palermo
3665897317