"L'entrata in vigore dell'art.5 D.L. n. 47 del 28/03/2014 non lascia margini di manovra alle amministrazioni comunali, infatti la norma dice testualmente che "chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza nè l'allacciamento a pubblici servizi in relazione all'immobile medesimo e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge."
Non ci sono possibilità discrezionali da parte del Comune di Palermo sull'applicazione di tale legge che, non essendo affatto un deterrente alle occupazioni abusive, tuttavia rischia concretamente di amplificare il disagio sociale."
Lo dichiara Giusto Catania, assessore alla Partecipazione e ai Servizi Demografici del Comune di Palermo che oggi ha incontrato sull'argomento, presso la sede di Palazzo monumentale di Piazza Giulio Cesare, il "Comitato Prendo casa" e una delegazione di cittadini senza dimora.
"Si è trattato di un incontro pacifico: non vi è stata alcuna occupazione degli uffici comunali che, anzi, hanno svolto la propria attività senza alcuna interferenza - continua l'assessore Catania - inoltre abbiamo ribadito l'impegno del Comune, manifestato in più sedi dal Sindaco Leoluca Orlando e dall'Assessore Agnese Ciulla, per affrontare e risolvere l'emergenza abitativa della città, anche attraverso un tavolo tecnico promosso dalla Prefettura, insieme all'Agenzia nazionale dei beni confiscati, la Regiona e altre istituzioni.
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Infine - conclude Catania - ci siamo impegnati a verificare, anche con il supporto degli altri Comuni d'Italia, gli effetti che questo decreto può produrre in riferimento ad eventuali violazioni dei diritti costituzionali in materia di istruzione e salute."
Fabio Citrano
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