"Il fatto che la Regione Siciliana non abbia nemmeno avviato la procedura per la dichiarazione dello stato di calamità naturale a Palermo a seguito della bomba d'acqua del 15 luglio è gravissimo. Centinaia di cittadini fra cui molte imprese hanno subito danni a volte anche per decine di migliaia di euro e dopo oltre tre mesi, nonostante due lettere del Comune, tutto tace. Non mi risulta che per altre zone della regione colpite da analoghe calamità vi siano stati questi ritardi e non vorrei che dietro questa "dimenticanza" ci siano finalità politiche.
Ma almeno adesso è chiaro dove sono le vere responsabilità nel ritardo dei rimborsi".
Lo dichiara il consigliere comunale Ottavio Zacco.
Giovanni Gaudesi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
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