[Comune Palermo] NUOVO PRG – Lo Monaco(M5S): ACCESSO ANCORA NEGATO AI CONSIGLIERI COMUNALI E DI CIRCOSCRIZIONE

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“Nella seduta di ieri, 25 marzo (l’altro ieri per chi legge, n.d.r), in Consiglio comunale ho posto un tema all'attenzione del Presidente e dell'intero consesso, chiedendo a chi di competenza di adottare una modalità opportuna, e non subordinata, affinché ciascun Consigliere comunale e di Circoscrizione possa legittimamente avere accesso dal proprio dispositivo/personal computer, alla corposa documentazione relativa alla variante del nuovo PRG di Palermo.

Da giorni si parlava di un prossimo accreditamento dei Consiglieri comunali (attraverso le proprie e-mail istituzionali) alla famosa cartella digitale "condivisa" contenente i 660 documenti riferiti al nuovo Piano Regolatore Generale di Palermo.

Ebbene, si scopre che invece questo famoso accesso sarebbe condizionato alla rete del Comune, quindi ciascun Consigliere potrà visionare i file solo collegandosi ad uno dei PC installati negli Uffici comunali. Peccato che siamo tutti, da oltre un anno, in modalità di lavoro agile, collaboratori compresi, per cui trovo davvero poco ortodossa, e poco rispettosa delle prerogative dei rappresentanti dei cittadini in Consiglio Comunale, una procedura che di fatto impedisce l'opportuna consultazione, analisi e studio, di uno dei più importanti atti proposti dall'Amministrazione, che attendevamo  già da troppo tempo.

Ricordo al riguardo che il Consiglio di Stato ha affermato che i consiglieri comunali sono dotati di una speciale legittimazione all’esercizio dell’actio ad exhibendum, fondata (ex art. 43, comma 2, d.Lgs 18 agosto 2000 n. 267) che “rende irrilevante, al fine di limitare il soddisfacimento dell’interesse ostensivo fatto valere, la disposizione di cui all’art 24, comma 1, lett. c) l. 7 agosto 1990, n.241, ai sensi del quale “il diritto di accesso è escluso nei confronti dell’attività della pubblica amministrazione diretta all’emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme le particolari norme che ne regolano la formazione”. Quindi, secondo il Collegio, nella comparazione tra l’interesse ostensivo di cui all’art. 24 della legge 241 citato e quello di cui sono portatori i consiglieri comunali, “non può che risultare prevalente il secondo, dal momento che la compiuta conoscenza da parte loro dei contenuti caratterizzanti il P.R.G. in itinere costituisce il presupposto necessario per assicurare che il relativo procedimento di formazione si sviluppi secondo coordinate coerenti con le incomprimibili esigenze di rispetto della dialettica consiliare e delle prerogative dei suoi attori”.

Lo ha dichiarato Rosalia Viviana Lo Monaco, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio comunale e componente della V Commissione permanente e della Commissione Speciale Garanzia e Trasparenza.

 
Giovanni Gaudesi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo

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