Consiglio e la Giunta Comunale di Torino hanno aderito alla "Carta
di Palermo", il documento sottoscritto nella nostra città su iniziativa
dell'Amministrazione comunale nel 2015, che propone una radicale
revisione delle politiche migratorie dell'Italia e dell'Europa, a
partire dell'avvio dell'abolizione del permesso di soggiorno ed il
riconoscimento della mobilità internazionale quale diritto umano
fondamentale.
Ne ha dato notizia al Sindaco Leoluca Orlando la Sindaca Chiara Appendino, che ha inoltrato le delibere assunte dagli organi comunali di Torino.
Nell'approvare
la adesione alla Carta di Palermo, il Consiglio e la Giunta di Torino
fanno un esplicito riferimento al programma elettorale della Sindaca,
nel quale si afferma che "a fronte di una multiculturalità
oggettiva, l'approccio è quello interculturale, presupponendo il
confronto e lo scambio tra le culture e mettendo al centro cittadinanza e
partecipazione".
Commentando la decisione degli amministratori di Torino, il Sindaco Leoluca Orlando ha affermato che "questa decisione, che viene dopo tante adesioni internazionali come quella di Barcellona, Parigi, Dusseldorf,
è la dimostrazione di come dalle città e dagli enti locali possa venire
una risposta alle tentazioni razziste e di mortificazione dei diritti
umani che attraversano l'Europa. Questo perché i Sindaci, a differenza
di altri livelli di Governo, vivono una dimensione politica che si cala
nella quotidianità e nel contatto continuo con i cittadini e quindi sono
in grado meglio di altri livelli di governo di comprendere difficoltà,
sofferenze e diritti di tutti i cittadini".
Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
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