E' online sul sito del Comune di Palermo (
www.comune.palermo.it)
una ordinanza sindacale sulle determinazione delle distanze minime dai
luoghi definiti “sensibili” per l’utilizzo degli apparecchi da gioco e
l’ubicazione di sale gioco e sale scommesse e disciplina degli orari
relativi a tali attività.
In particolare, l'ordinanza, vieta,
fino all’entrata in vigore di apposite disposizioni regionali e/o
comunali, l’apertura di sale da gioco, sia tradizionali che Video
lottery terminal (VLT), e di spazi per il gioco o l’installazione di
apparecchi di cui al comma 6, art. 110, T.U.L.P.S. localizzati a meno di
500 (cinquecento) metri misurati secondo il percorso pedonale più breve
da:
- ISTITUTI SCOLASTICI DI QUALSIASI ORDINE E GRADO, - LUOGHI DI
CULTO, - CENTRI DI AGGREGAZIONE SOCIALE, - CENTRI GIOVANILI, - CENTRI
RICREATIVI, - CENTRI SPORTIVI FREQUENTATI PRINCIPALMENTE DA GIOVANI, -
STRUTTURE RESIDENZIALI O SEMI - RESIDENZIALI OPERANTI IN AMBITO
SANITARIO O SOCIO - ASSISTENZIALE.
L'ordinanza,
inoltre stabilisce che l’orario di esercizio delle sale giochi è
fissato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 19.00 alle ore 24.00
di tutti i giorni, festivi compresi, mentre l'orario di funzionamento
degli apparecchi di intrattenimento e di svago con vincita in denaro
collocati all'interno di bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi,
ricevitorie lotto, esercizi commerciali, ecc.)
e negli esercizi
autorizzati (agenzie di scommesse, negozi di gioco, sale bingo, ecc) è
fissato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 19.00 alle ore 24.00,
di tutti i giorni, festivi compresi.
Secondo i dati dell’Agenzia giornalistica specializzata AGIMEG, che
raggruppa le principali testate giornalistiche italiane, nel 2018 il
gioco d’azzardo nel nostro Paese ha comportato una raccolta di 107,3
miliardi di euro (+5,6%), una spesa effettiva degli italiani (giocate al
netto delle vincite) di 18,9 miliardi (+0,4%), con una spesa media
pro-capite riferita alla popolazione adulta superiore ai 360 euro annui;
In tale quadro, gli apparecchi da intrattenimento (Slot e VLT)
rappresentano quasi la metà del mercato, con il 45% del totale. La spesa
effettiva è stata di quasi 7,2 miliardi per le Slot (-5,4%, effetto
dell’entrata in vigore delle norme di cui al grazie al decreto legge 50
del 2017, in attuazione della Legge di stabilità 2016) e di oltre 2,9
miliardi per le VLT (+3,7%)
In base al report ufficiale
dell’Agenzia delle Dogane che ha il controllo sui giochi, durante il
primo semestre del 2017, nel comune di Palermo, i giochi d’azzardo hanno
raccolto 379.041.224,82 euro. Questo significa che ogni residente ha
puntato teoricamente 562,60 euro, con una media quindi estremamente
superiore a quella nazionale.
L'ordinanza è stata preparata su
proposta congiunta degli assessori Mattina e Piampiano che sottolineano
che "il Comune di Palermo vuole in questo modo condividere un percorso
avviato da tempo dalla società civile e da tante famiglie per
contrastare un fenomeno che tanti danni e tanta tristezza sta arrecando
alle nostre comunità."
Per il sindaco Leoluca Orlando "il Comune oggi sta facendo la propria parte.
Lo
Stato, e in questo senso ci appelliamo al Parlamento perché approvi al
più presto una legge, deve ora fare una scelta etica, informando
davvero, scoraggiando davvero, rinunciando alle entrate che
quest'attività comporta, decisamente infime rispetto al danno sociale,
economico ed etico che invece portano a tutta la società".
Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo