Manifesta 12, la biennale nomade di arte e cultura contemporanea, apre al pubblico dal 16 giugno al 4 novembre a Palermo, in venti sedi della città, presentando i lavori di circa 50 artisti e collettivi. Dopo la conferenza stampa di stamattina, alla Chiesa
di Santa Caterina, la cerimonia pubblica ufficiale di apertura si terrà domani, alle 20, a piazza Magione (
QUI gli altri appuntamenti
di domani).
Il sistema diffuso di mostre, tra installazioni, video, performance, interventi urbani e progetti letterari compone
Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza, messo a punto dai Creative Mediator di Manifesta 12 Bregtje van der Haak, giornalista e film maker olandese, Andrés Jaque, architetto e ricercatore spagnolo, Ippolito Pestellini Laparelli, architetto
nato in Sicilia partner dello studio OMA di Rotterdam e Mirjam Varadinis, curatrice svizzera di arti visive.
Fondata nel 1993 dalla storica dell’arte Hedwig Fijen, che ancora oggi la dirige, la biennale nomade europea, promossa dal Comune di Palermo nell’anno di Palermo Capitale Italiana della Cultura, presenta circa 50 progetti artistici di cui 35 nuove opere
appositamente commissionate, non soltanto ad artisti nel senso tradizionale del termine, ma scrittori, architetti e registi, invitati nei mesi scorsi a condurre ricerche sul campo e a sviluppare nuovi progetti lavorando a stretto contatto con
art producer, operatori locali e associazioni del territorio.
Il progetto curatoriale Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza parte dal sincretismo culturale insito nella natura, nella storia e nella contemporaneità di Palermo rifacendosi alla metafora botanica del paesaggista e filosofo Gilles Clément,
il quale rapporta il mondo in cui viviamo a un giardino di cui l’uomo deve prendersi cura. Il progetto si ispira al quadro Veduta di Palermo, del paesaggista siciliano Francesco Lo Jacono, quadro esposto alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo, in cui si evince
come nessuno degli elementi naturali sia indigeno, in virtù della coesistenza di specie diverse. I progetti artistici sono pensati come risposta critica alle più urgenti problematiche della contemporaneità, con una particolare attenzione alle tematiche legate
alla mobilità internazionale e ai flussi migratori.
Di seguito il link da cui è possibile scaricare l'intera cartella stampa, completa di biografie degli artisti, approfondimenti sui progetti artistici e fotografie in alta risoluzione (ritratti di artisti e sedi):
Altre fotografie (i cui crediti sono, photo by Wolfgang Träger_Courtesy: Manifesta 12, Palermo), sono disponibili qui:
Manifesta, la Biennale nomade europea di arte e cultura contemporanea, nasce nei primi anni ’90 in risposta al cambiamento politico, economico e sociale avviatosi alla fine della Guerra fredda e con le conseguenti iniziative in direzione dell’integrazione europea.
Manifesta si è progressivamente evoluta in una piattaforma per il dialogo tra arte e società in Europa, consolidandosi come progetto culturale
site-specific che reinterpreta i rapporti tra cultura e società attraverso un dialogo con l’ambito sociale. Manifesta è stata fondata ad Amsterdam dalla storica dell’arte olandese Hedwig Fijen, che ancora oggi la guida.