"Noi consigliere comunali della Città di Palermo ci uniamo idealmente
al presidio organizzato dalle 'Mamme no Tav' ogni giovedì dinanzi al
carcere delle Vallette di Torino per protestare contro la detenzione
di Dana Lauriola, punita con il massimo della pena prevista e senza
alcuna attenuante, per aver protestato contro la Tav. I giudici hanno
peraltro respinto la sua richiesta di scontare la pena tramite misure
alternative, come l'affidamento in prova ai servizi sociali, con la
motivazione testuale che, dotata di una 'fede incrollabile', ha
mantenuto fermi i suoi 'ideali politici'.
Una sproporzione che è stata rilevata anche da Amnesty International e
dall’associazione Giuristi Democratici e, in particolare, da Ugo Mattei,
Peppino Di Lello, Livio Pepino, Claudio Novaro.
Non ci interessa entrare nel merito della protesta, ma ci preoccupa
molto il rischio di veder irrimediabilmente compromessi alcuni diritti
essenziali per la nostra democrazia, quali la libertà di dissenso e di
protesta. Come hanno scritto le donne dell’Udi Palermo in una lettera
alla senatrice Segre, nel contesto politico odierno, le pene detentive
alle quali sono sottoposte Dana e altre/i attivisti (come Nicoletta
Dosio, insegnante in pensione di 73 anni), 'non solo disorientano le
giovani generazioni impegnate nella salvaguardia dei territori e in
lotta per un assetto sociale futuro meno ingiusto e ne mortificano le
speranze di cambiamento, ma arrecano anche danno alla nostra
democrazia sottraendo valore alla nostra Costituzione'".
Lo dichiarano le consigliere comunali Valentina Chinnici, Caudia Rini, Valentina
Caputo, Milena Gentile, Barbara Evola, Katia Orlando.
Antonella Di Maggio
Ufficio Stampa
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