Francesco Lo Cascio e Ibrahima Kobena, rispettivamente portavoce della
Consulta della Pace e presidente della Consulta delle culture
riconfermano, con una nota, la loro fiducia nelle istituzioni democratiche, e
in particolare - scrivono - "nella Corte costituzionale che ha dimostrato di
essere garante della giustizia e del rispetto della Costituzione".
"La Consulta per la Pace, la non violenza e i diritti umani e la
Consulta delle culture - continuano - non avevano nessun dubbio
sull'incostituzionalità del decreto Sicurezza che impediva ai
richiedenti asilo l'iscrizione anagrafica, in quanto il diritto alla
residenza è un diritto inalienabile di chiunque vive sul nostro
territorio per l'accesso ai servizi fondamentali.
Esprimiamo il nostro plauso al sindaco per aver personalmente firmato
centinaia di iscrizioni anagrafiche al termine delle regolari
procedure di verifica e controllo, sollevando così i funzionari
comunali da responsabilità, ma anche da timori volgarmente alimentati
da pezzi della politica nazionale e locale, come egli stesso ha
ricordato.
Vogliamo, infine, richiamare l'attenzione delle istituzioni e dei
politici sul voler affrontare il tema dell'immigrazione con un approccio
collaborativo e cooperativo, e non difensivo, in quanto siamo convinti - concludono - che le politiche
sull'immigrazione non vadano trattate insieme ai temi legati alla
sicurezza del territorio".
Antonella Di Maggio
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
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