"Comprendo le motivazioni del Governo Nazionale e del Presidente della
Regione Siciliana, di adottare scelte ancor più rigide rispetto al
decreto che istituisce la zona rossa in Sicilia, ma allo stesso tempo,
prima di adottare misure che mortificherebbero ulteriormente il tessuto
economico cittadino, credo sia sensato da parte dei presidenti del
consiglio e della regione di destinare fondi certi e rapidi a favore
delle attività produttive che sarebbero penalizzate da ulteriori
restrizioni, di cui il 90% delle attività commerciali presenti nel
territorio palermitano.
Da quasi un anno, settori strategici per la
nostra economia come quelli del turismo, dello sport, della cultura,
delle cerimonie, della ristorazione, dei pub, delle discoteche, degli
spettacoli, dei giochi pirotecnici, delle luminarie, degli spettacoli
itineranti, dei fotografi, dei fioristi, dei confettifici, ecc, sono
quasi del tutto sospesi a prescindere dalle attribuzioni dei colori
assegnati alla nostra città da parte del governo e nessuno fino ad ora
si è curato di prevedere adeguati ristori che possano garantire agli
imprenditori di chiudere i bilanci almeno a zero, senza aspettative di
guadagno, ma quantomeno di cercare di recuperare le spese mensili, il
tutto senza tenere conto delle devastanti ricadute sull'indotto e su
tutte le altre categorie che gravitano intorno alla normale routine
delle famiglie. È sotto gli occhi di tutti che la situazione
sanitaria sia fuori controllo, ma non siamo più nelle condizioni di
chiedere ulteriori sacrifici al nostro tessuto economico. Servono chiarezza e risposte economiche certe e celeri. Serve
un ulteriore sforzo economico da parte dei governi nazionale e
regionale, con procedure di ristoro snelle e non con metodi degni di una
dittatura esattoriale e che tengano conto, non del solo fatturato di
uno o più mesi, ma bensì calcolare i ristori in base al bilancio annuale
delle imprese, in particolar modo le imprese del settore ricettivo e
degli eventi che gestiscono i propri bilanci con cadenza annuale. Occorre
che i governi, provvedano inoltre a rimpinguare il fondo perequativo
anche per il 2021 al fine di esentare i tributi e provvedere a bloccare
i prestiti, mutui, e utenze a tutti gli imprenditori.
Lo dichiara il consigliere comunale e presidente VI Commissione consiliare Ottavio Zacco.
Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
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