La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla cittadinanza
sociale, Giuseppe Mattina ha deliberato un atto di indirizzo per
l'utilizzo delle risorse aggiuntive (da donazioni) e residue (da fondi
statali) per i sussidi alimentari e l'assegnazione di buoni pasto a
favore delle famiglie più bisognose in città rientranti nei “criteri di
accesso” stabiliti durante il lockdown. La proposta votata si è
determinata sia per la crisi derivata dalla emergenza sanitaria legata
al Covid-19, sia , perché ad oggi risultano ancor non spese somme per
circa 650 mila euro, parziale derivato dal Fondo di Solidarietà (poco
più di 5 milioni) assegnato al Comune di Palermo dalla Protezione civile
nazionale nello scorso marzo ed investiti dall’amministrazione in buoni
pasti ed assistenza economica per i nuclei familiari che si sono
trovati in difficoltà economica durante la cosiddetta “Fase 1” della
crisi sanitaria.
La Giunta ha inoltre preso atto della
attivazione da parte dell'assessorato alla cittadinanza sociale di un
servizio di assistenza specifico rivolto alle oltre 500 famiglie che si
trovano attualmente in isolamento domiciliare e che quindi,
indipendentemente dalla situazione economica, si trovano impossibilitate
a svolgere autonomamente funzioni essenziali a partire dalla special
quotidiana. Il servizio può essere richiesto dalle famiglie a cui è
stato imposto l'isolamento fiduciario o la quarantena inviando una email
all'indirizzo
[hidden email]"Ancora
una volta - afferma il sindaco Leoluca Orlando - di fronte
all'emergenza nessuna famiglia e nessun cittadino o cittadina saranno
lasciati soli. Ancora una volta Palermo mostra un grande cuore, che
assume in queste ore la concretezza dell'impegno della Protezione Civile
e dell'associazionismo privato, oltre che delle centinaia di migliaia
di euro che il Comune ha ricevuto come donazioni da privati, aziende e
fondazioni"
“Purtroppo – ha commentato l’assessore Mattina - la
situazione epidemiologica con il perdurare dello stato di
emergenza e l’aumento dei contagi in città, con conseguente aumento
degli isolamenti, sia di singoli che di strutture comunitarie, non ci
permette di abbassare la guardia. Per questo l’amministrazione vuole
doverosamente continuare ad essere vicina a tutte quelle famiglie in
difficoltà”.
Per quanto riguarda le famiglie e persone fragili in
isolamento, l'assistenza si concretizzerà con l'acquisto di generi
alimentari e prodotti di prima necessità avvalendosi di Enti del
terzo settore.
Per quanto riguarda la distribuzione delle
eccedenze dei fondi ricevuti dalla Protezione Civile Nazionale (circa
650 mila euro) queste saranno utilizzate anche per incrementare il
valore dei sussidi alimentari già erogati. Ogni famiglia
beneficiaria del contributo durante il lockdown (erano state circa
13.000 per complessivi 45.000 cittadini) riceverà l’ulteriore importo
pari ad una settimana di contributo, in percentuale su quanto già
assegnato, con il sistema individuato per i buoni spesa, quindi tramite
accredito sulla tessera sanitaria. Parte della somma sarà utilizzato
per l'acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità
tramite Enti di Terzo Settore che hanno già rendicontato le precedenti
erogazioni, in misura corrispondente a 200 mila euro totali, ripartiti
fra Centro Diaconale La Noce –Chiesa Valdese (50 mila euro), San
Giuseppe dei Falegnami – Caritas Diocesana (50 mila euro) e Croce Rossa
Italiana (100 mila euro).
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Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
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