Un appello contro la povertà e per nuove politiche del lavoro "a
garanzia di quella fascia di popolazione che per i più disparati motivi,
a causa della crisi sanitaria legata al Covid-19 rischia l'esclusione
sociale e di fatto l'emarginazione" è quanto hanno rivolto oggi al
Presidente Giuseppe Conte e a diversi ministri gli Assessori alle
politiche sociali di Palermo, Napoli e Perugia.
"Siamo
consci del fatto - scrivono, Giuseppe Mattina,
Monica Buonanno ed Edi
Cicchi - che nuove misure restrittive siano senza dubbio necessarie
per contrastare la recrudescenza del virus nel nostro Paese. Tuttavia,
riteniamo necessario portare alla vostra attenzione una riflessione più
ampia sulle misure assunte nei confronti di quanti si trovano in uno
stato di difficoltà sociale ed economica: parliamo di quella fascia di
popolazione che per i più disparati motivi è a rischio di esclusione
sociale, di quanti vivono ai margini, dei "nuovi poveri" che questa
pandemia sta contribuendo a definire".
Secondo
i tre assessori comunali "è mutata la geografia del disagio
socioeconomico, le fragilità già note sono diventate maggiormente
complesse e accanto ad esse sono emerse nuove tipologie di povertà e di
esclusione sociale conseguenti al calo delle forme di lavoro non
tipizzate, alla riduzione quali-quantitativa dei consumi, alle
condizioni di deprivazione materiale, all'aumento di disagio socio
psicologico sanitario dovuto allo stato di isolamento" e
sottolineano che "domani sarà già troppo tardi se non si riesce a
ragionare in prospettiva, oltre la pandemia, per mettere al centro
della politica misure contro il precariato e il lavoro nero e che
permettano l'accesso al lavoro e alle cure di base anche alle situazioni
più al margine, con un piano nazionale per rilanciare il mercato del
lavoro e, al contempo, allinearci a tutti i Paesi europei civili con la
misura universale del sostegno al reddito senza tralasciare il
mantenimento e il consolidamento dei servizi di base e socio
sanitari".
Nella lettera indirizzata al
presidente del consiglio e ai ministri, si chiede anche una "forte
presa di posizione affinché anche il nostro Paese si possa dotare di una
misura di sostegno alla povertà e al contempo di un piano straordinario
per il lavoro e contro il precariato e il rafforzamento dell'impianto
del reddito di cittadinanza, misura straordinariamente utile che
ha sostenuto centinaia di migliaia di famiglie ma che deve essere
migliorata, raffinata e ascritta nell'ambito del welfare generativo,
ampliandola con preciso piano contro il precariato, lo sfruttamento e il
lavoro nero con un set strutturato di servizi e misure per il
lavoro dove si tenga conto che rafforzare il lavoro significa anche
avere la capacità di sostenere le imprese ed in generale tutte le
attività produttive".
Infine, Mattina, Buonanno e Cicchi pongono l'attenzione su come oggi "è fondamentale che
la politica guardi non solo alle risposte immediate ma a
quelle di medio-lungo periodo. Esperienze di cambiamento, di
persone che stanno inventando opportunità, ce ne sono e sono
importanti, ma rischiamo di limitarci a farne racconti che mettano
queste mosche bianche sugli altari. Invece non servono altari o
palcoscenici. Serve attivare un processo di comunità che attivi il
cambiamento a partire da responsabilità politiche, che attivi e coordini
i processi di legalità, movimento e sviluppo dei nostri territori"
In allegato la lettera
Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
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