"Pietro Scaglione è stato fra i primi magistrati a intuire che la
lotta alla mafia passava inevitabilmente per l'attacco alle ‘origini
politiche’ del fenomeno e che per primo, in modo chiaro, ha detto che i
mafiosi di rilievo erano all'interno dell'Amministrazione pubblica.
Fu anche fra i primi a intuire l'importanza di un lavoro sociale che
rescindesse legami culturali e socio-economici di alcuni pezzi
vulnerabili della società.
Una intuizione che tradusse in importante impegno personale con le
attività rivolte a favore dei detenuti e delle rispettive famiglie".
Lo ha affermato Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ricordando il 48°
anniversario dell'uccisione, il 5 maggio 1971 nel capoluogo, del
Procuratore della Repubblica Pietro Scaglione e dell'agente di custodia Antonino Lorusso.
"Il suo impegno di inquirente e il suo impegno umano hanno lasciato -
afferma Orlando - un segno indelebile nella Magistratura e nella
società civile siciliana che proprio dalla sua esperienza di
magistrato e di persona impegnata nel sociale hanno tratto
informazioni, spunti ed elementi di conoscenza fondamentali per la
lotta alle cosche”.
Antonella Di Maggio
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
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