MAFIA: ORLANDO, SI STA VANIFICANDO LEGGE “LA TORRE – ROGNONI”
LETTERA A RENZI, ALFANO E POSTIGLIONE PER CHIEDERE RIUNIONE SUL PROBLEMA CONFISCA BENI DOPO DECRETO INGIUNTIVO DI 30 MILIONI AL COMUNE DI PALERMO
“Si continua a vanificare la legge La Torre – Rognoni, e il suo alto valore giuridico ed etico, con una gestione non più sostenibile di quel patrimonio rappresentato dai beni confiscati alla mafia per quanto riguarda sia il suo uso sociale sia la tutela dei livelli occupazionali”. Reagisce così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando al decreto ingiuntivo chiesto e ottenuto dalla Immobiliare Strasburgo al Comune per circa 30 milioni di euro.
Orlando, in qualità di sindaco di Palermo e di presidente dell’Anci Sicilia, ha quindi inviato una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al ministro dell’Interno Angelino Alfano e al presidente dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia Umberto Postiglione, per chiedere che “venga convocata un’apposita riunione dedicata alla situazione in Sicilia e, in particolare, nella città di Palermo: regione e città in assoluto le più interessate in Italia da estese confische di patrimoni mafiosi”.
Il sindaco di Palermo ricorda che numerose sono state in passato le prese di posizione e le denunce, sue e di altri, per la criticità e la sottrazione a fini sociali dei patrimoni confiscati ai mafiosi, e che un anno fa aveva scritto una lettera anche ai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, al presidente del Consiglio Enrico Letta e al ministro dell’Interno Angelino Alfano per richiamare la loro attenzione su questo problema prendendo spunto proprio dall'avvenuta confisca di trenta edifici scolastici provenienti dal patrimonio della Immobiliare Strasburgo.
“La sistematica mancata assegnazione di immobili per uso abitativo – sottolinea Orlando - impedisce di affrontare la sempre più grave emergenza abitativa. E’ una situazione inaccettabile, di cui, insieme alla insostenibilità della gestione, sono conferma la farraginosità di procedure e i tempi di assegnazione ai Comuni e il recente infondato e ‘illuminante’ decreto ingiuntivo per circa 30 milioni di canoni di locazione di immobili per uffici e scuole di spettanza (per legge e per decisioni governative) del Comune di Palermo”.
In allegato il testo della lettera inviata nell'agosto dell'anno scorso dal sindaco Leoluca Orlando ai presidenti del Senato Pietro Grasso e della Camera Laura Boldrini, e al presidente del Consiglio Enrico Letta e al ministro dell'Interno Angelino Alfano.
Comune di Palermo
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