Si è svolta stamani al Giardino Inglese la manifestazione
in occasione del 69mo anniversario della Liberazione italiana dal
nazifascismo. E' stato il vicesindaco Cesare Lapiana, insieme al
presidente regionale dell'Anpi Sicilia, Ottavio Terranova, a deporre le
corone di fiori sui cippi commemorativi in onore dei martiri di
Cefalonia e di Pompeo Colajanni nel ricordo di tutti i partigiani,
deportati e caduti per la Liberazione.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il prefetto Francesca
Cannizzo, il questore Maria Rosaria Maiorino, oltre ai Sindaci di
Pollina Magda Culotta e di San Mauro Castelverde, Mario Azzolini e allo
storico partigiano Placido Armando Follari, noto col nome di battaglia
di “Comandante Otello”.
“Oggi Palermo e la sua amministrazione comunale - ha detto il
sindaco Leoluca Orlando - continua il suo percorso di tutela della
memoria storica coniugando la Resistenza con l'esperienza dei fasci
siciliani e alle vittime della mafia. Un filo conduttore a difesa della
legalità, dei diritti di democrazia, libertà, lavoro, salute, ambiente,
oggi riconosciuti dalla Carta Costituzionale. Conservare la memoria -
conclude Orlando - è un impegno civile, che proseguirà il primo maggio
per ricordare le vittime della strage e ribadire un impegno forte per i
diritti dei lavoratori".
“Se ancora una volta celebriamo questo giorno di festa – ha detto il
Vicesindaco Cesare Lapiana – lo dobbiamo alla volontà e al sacrificio
delle donne e degli uomini della Resistenza, che ha portato, con la sua
vittoria, alla stesura della Carta Costituzionale che contiene tutti i
diritti del cittadino: uguaglianza, legalità, di genere, che purtroppo, a
distanza di tantissimi anni, non gode di un totale e convinto rispetto e
per i quali, grazie alla maggioranza dei cittadini, esiste una
resistenza silenziosa”.
I festeggiamenti del 25 aprile sono proseguiti con un corteo che dal
Giardino Inglese ha raggiunto il teatro Massimo sulla cui scalinata si è
esibita la Corale della Polizia Municipale di Palermo, l'attrice Ivana
Monti Barbato e il musicista Francesco Giuffrida.
Fabio Citrano